L’esorcista compie 44 anni
Immagini e musica shock
Il 26 dicembre del 1973 usciva nelle sale cinematografiche americane L’esorcista. 26 cinema in tutti gli Stati Uniti proiettarono l’opera di William Friedkin destinata a cambiare la storia dell’horror. A tre mesi dalla prima, erano stati staccati circa sei milioni di biglietti, no ostante una ricezione tutt’altro che benevola da parte della critica. Il resto è storia, come suol dirsi. Ma è proprio vero che i film che conosciamo meglio, sono quelli che possono riservarci le maggiori sorprese. Niente si conosce mai abbastanza, non solo nel regno degli uomini ma anche in quello del cinema.
La notizia non è certo di oggi, né di ieri. Ma noi l’abbiamo intercettata per caso in questi giorni, surfeggiando. Inutile anche andare a rileggere il pur fondamentale Dossier di Nocturno numero 29, dedicato al Diavolo su grande schermo: di questo non si parlava. Non si parlava del trailer cinematografico mai visto di L’esorcista, che leggenda vuole avesse causato malori e vomito negli spettatori ai quali era stato mostrato, tali da convincere la Warner a rimontarne uno differente. Il trailer è da parecchio tempo disponibile su Yutube: inutile stare a perdere tempo per descriverlo, basta clikkare e guardarlo. A noi interessa capire la storia che stava dietro questo trailer e che non è solamente la storia di come i dettagli del volto di Pazuzu flashati in un gioco violento di bianco e nero possano addirittura indurre, nelle sinapsi predisposte, crisi di epilessia. Il trailer contiene qualcosa che non ha simmetrie nel film e che non ci vuole molto a capire. Orecchio! Le musiche che accompagnano le immagini non sono quelle di Mike Olfield ma appartengono a Lalo Schifrin, il genio argentino delle colonne sonore di Bullit, Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo, Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan, I tre dell’Operazione Drago, per limitarci ai classici.
Andò così, per come l’ha raccontata Lalo Schifrin recentemente, dopo anni in cui si era tenuto per sé tutta la faccenda legata al trailer cassato di L’esorcista. William Friedkin, un giorno del 1973, convocò il compositore per chiedergli di musicare la presentazione dell’Esorcista e Schifrin fece musiche per sei minuti. La potenza dei suoni, associata alla scelta del montaggio, causò disturbi se non, apertamente, malori nel pubblico cui venne mostrata questa presentazione. E in effetti l’armonica disarmonia ha qualcosa – detto proprio senza retorica – di veramente diabolico. I responsabili della Warner, preso atto della forza devastante del trailer, chiesero a Friedkin di attenuarlo almeno nel commento sonoro. E a questo punto a metterci la coda, secondo ciò che dice Schifrin, non fu il Signore delle Tenebre ma un antico rancore che lo opponeva a Friedkin; o meglio: che opponeva Friedkin a lui. Il regista avrebbe letteralmente preso il nastro con l’incisione e lo avrebbe gettato fuori dalla finestra, cogliendo così l’occasione per vendicarsi di antichi torti. Schifrin non venne nemmeno avvisato. Friedkin mise insieme un altro trailer, con altra musica, e la faccenda fu sepolta. Ma le cose, alla fine, saltano sempre fuori.