Breaking Bad
2008
Breaking Bad – Reazioni collaterali (Stagione 1) è una serie tv Usa ideata da Vince Gilligan
Anche voi forse eravate scettici su questa serie tv. Il poster promozionale, quello in cui Bryan Cranston sta in piedi in mutande, con una pistola tra le mani e il camper fumante sullo sfondo, appariva abbastanza forzato, come se fosse indirizzato a un pubblico di quattordicenni che avrebbe potuto gradire una siffatta rappresentazione di un gangster, considerandola “cool”, ma che sarebbe risultata stupida per chiunque avesse superato questa fase molto “teen” della vita. E anche la surreale scena iniziale provocava una sensazione davvero raccapricciante che coglieva impreparato, con molta probabilità, lo spettatore meno indulgente. Invece ci ritroviamo davanti a qualcosa di completamente diverso, e dopo una prima mezz’ora di spettacolo, chi ha resistito avrà avuto il piacere di scoprire che le apparenze avevano ingannato. O quasi. Perché si troverà davanti ad una serie tv dinamica e intensa che, volgendo uno sguardo realistico al mondo dello spaccio di droghe sintetiche, mette in scena personaggi ai quali presto ci si affezionerà. Perché sono troppo disarmanti, nonostante tutte le loro mancanze e le loro debolezze, e fin dall’inizio, parliamo soprattutto della coppia Jesse/Walt, li si vorrà soltanto amare. Senza sminuire la trama, affermiamo che in questo show è la scienza quella che ci attira fin dall’inizio, la capacità di praticare le chimica con una perizia e allo stesso tempo facilità che raramente si sono viste nel modo delle serie televisive; a cominciare da Jesse Pinkman (un bravissimo Aaron Paul) che afferma che la sua roba è la migliore, che lui è lo Chef, l´alfa e l´omega della preparazione delle metanfetamine; Jesse ci ricorda in più di una situazione il Mark Renton protagonista di Trainspotting. Completamente all’opposto troviamo la professionalità decisa e sicura del talento di Bryan Cranston nel ruolo di Walt White che si toglie camicia e pantaloni al suo primo tentativo di produzione dicendo a Pinkman: «Noi non li usiamo»: è quasi tenero, come lo sarebbe un bambino che va in bici senza pedali per la prima volta. E l´idea che il Prof di chimica possa creare metanfetamine di alto livello con una tale semplicità è, fuori da ogni dubbio, grandiosa.
Ma poi arriva il dramma: il lavoro sporco, i prodotti chimici mortali, l´acido fluoridrico, I fallimenti totali e completi, descritti in tutti i loro dettagli, nel tentativo di essere uno spacciatore di droghe nel mondo, ci portano presto a riflettere su come sia semplicemente orribile avere a che fare con le anfetamine (sia venderle che crearle). Anche se poi quello che ci fa restare incollati è la profondità dei personaggi. La riluttanza di Walt a raccontare a chiunque del suo cancro e la dignità con cui affronta la sua malattia, e il suo successivo ragionamento che lo conduce a rifiutare le terapie, l’opporsi di Skyler, sua moglie (interpretata da Anna Gunn), ad accettare lo strano comportamento di Walt e il suo essere così intraprendente e dinamica in questa situazione; il tempo che Pinkman trascorre con la sua famiglia (in particolare con il suo fratellino-prodigio)… tutti hanno le loro debolezze e il loro punti di forza, colpe e virtù: ecco quello che rende Breaking Bad davvero fantastica. Walt era un personaggio semplice all’inizio: è colto ed istruito, ma privo di intelligenza da strada, e si lascia coinvolgere nel commercio di droghe sintetiche per dare una sicurezza economica alla sua famiglia dopo la sua morte, visto che lui si trova in uno stadio avanzato del cancro ai polmoni. È il personaggio per cui tifare, il tipo che vorresti vedere vincere ma, allo stesso tempo, sappiamo che è in arrivo per lui un treno pieno di merda, e che forse il suo è il più stupido piano che chiunque possa avere immaginato per diventare ricco velocemente.
Poi c’è Jesse Pinkman. Che è tonto, ma pratico della strada. Bocciato in chimica da Walt alle scuole superiori, ora commercia anfetamine. È un perdente nato, ma sembra formare un ottimo team con Walt, che si rivela un asso nel produrre metanfetamine. Skyler, la moglie di Walt, non è stupida, ama suo marito e suo figlio ed è protettiva con entrambi: una donna di un dinamismo strabiliante, se si considera che è anche in attesa del suo (loro) secondogenito; i due sono infatti già genitori di Walter Jr il quale, nato affetto da paresi cerebrale, è costretto a camminare con delle stampelle. I personaggi secondari sono invece i cosiddetti facilitatori: Hank, Marie, Walt Jr, Crazy -8, Emilio e Tuco. Ma possiamo affermare con una certa forza che anche il cancro stesso è un personaggio, date le ampie ripercussioni sulle vite di ciascun personaggio. E se poi mettiamo insieme tutti questi personaggi cosa accade? Tante interazioni chimiche! Walt è protettivo con Skyler nel rifiutare di informarla del suo cancro; Walt funziona con Pinkman, anche se la sua posizione è altamente pericolosa e lui è comunque sempre instabile. Skyler e Pinkman interagiscono poche volte, ma quando lo fanno non vanno per niente d´accordo. Walt ed Hank lavorano insieme abbastanza bene, cosa che non immagineremmo mai, viso che Hank, fratello di Skyler, è un agente della DEA. L’interazione di Walt con Crazy -8 invece cambierà radicalmente la sua natura (ma qui non vogliamo togliervi la sorpresa). Tutto in questo show è stato studiato nei minimi dettagli ed è una vera gioia essere spettatori di una serie tv che può essere analizzata e sezionata in una maniera che la rende ancora più godibile. Se ancora non avete visto nessuna puntata, come per qualche tempo aveva deciso di fare la agnostica sottoscritta, diciamo che è giunto il tempo di salire sul carro del vincitore.