Captain Phillips
2013
Captain Phillips è un film del 2013, diretto da Paul Greengrass.
La vera storia del capitano Richard Phillips e il dirottamento nel 2009 da parte di pirati somali della MV Maersk Alabama, l’unica nave cargo americana ad essere stata dirottata in 200 anni.
Una storia vera troppo ghiotta per non trasformarla nel classico blockbuster con un uomo comune costretto a diventare eroe. Ed ecco che il Captain Phillips, autore con Stephan Tatty del libro autobiografico da cui è tratta la sceneggiatura, diventa Tom Hanks, il common man per eccellenza di Hollywood. Il rischio polpettone Usa-centrico è dietro l’angolo, ma per fortuna i produttori mettono il progetto nelle mani di Paul Greengrass (United 93, The Bourne Ultimatum), grande compositore dell’action, maestro della suspense pur restando appiccicato ai personaggi.
Una componente essenziale per sfruttare l’ambiente circoscritto (il mercantile, le barche dei pirati, la scialuppa) e l’escalation emotiva di rapiti e rapitori. Greengrass supera la prova, ribadendo la sua grande padronanza del ritmo. Una solida corazzata cinematografica in cui però si apre la falla del giustificazionismo.
Indubbio che la manovalanza pirata non sia altro che un povero Davide contro insensibili Golia, ma non basta che la sceneggiatura butti qua e là degli accenni sullo sfruttamento del territorio somalo per essere approfondita. E così il pirata Muse, personaggio dalle mille sfaccettature potenziali, resta a metà strada tra il cattivo monodimensionale e il poveraccio da compatire. E alla fine non ci resta che tifare per il capitano Hanks.