Il resto della notte
2008
Il resto della notte di Francesco Munzi, con Sandra Ceccarelli brava come moglie borghese in crisi. Ma il film è sugli immigrati.
L’eziologia della visione è un passaggio intercettato casualmente su Sky. L’attrattiva della visione sono Sandra Ceccarelli e Valentina Cervi nel cast. Che poi, in verità, la seconda è una falena che volteggia alla luce solo di un paio di scene e si dissolve. Mentre la Ceccarelli mantiene quel che il suo nome in cima ai titoli promette: uno di quei bei ruoli sofferti, scavati e ombrosi nei quali l’attrice eccelle. Questo è quello di una donna dell’alta borghesia torinese. Bella donna, sulla quarantina, con i suoi bravi problemi nervosi, sposata ad Aurelien Recoing – che la cornifica con la Cervi – e madre di una ragazzina che gli sceneggiatori dipingono esattamente come ci si aspetta debba essere la figlia di due genitori così. Un giorno, la Ceccarelli che è stata aggredita da un gruppo di zingarelli, entra in fissa che la cameriera rumena che hanno in casa, Laura Vasilu, le abbia rubato degli orecchini di perle. Così la mettono alla porta…