Cosa hanno in comune Django di Sergio Corbucci e Suspiria di Dario Argento? Uno spaghetti western e un horror che apparentemente condividono poco o nulla, se non l’appartenenza all’immaginario collettivo, la meritata aurea da cult e l’aver ispirato generazioni di cineasti. E continuano a farlo.

Dopo l’omaggio di Quentin Tarantino Django Unchained e il remake di Suspiria per mano di David Gordon Green, progetto ormai definitamente tramontato, sarà la televisione a riportare in auge questi due mondi cinematografici. E lo faranno attraverso due serie tv che saranno prodotte dall’italiana Cattleya e dalla francese Atlantique, che evidentemente ci hanno preso gusto dopo il successo di Gomorra La serie per la prima e di Transporter e I Borgia per la seconda.

Non sono ancora chiari i tempi di produzione, ma è stato annunciato che entrambe avranno una prima stagione di 12 episodi. La versione seriale del cult spaghetti western Django si concentrerà sulle avventure del pistolero con bara al seguito, che viaggia di villaggio in saloon. Un viaggio che Cattleya si augura di poter continuare per più stagioni.

Mentre la serie Suspiria, seppur supervisionata da Dario Argento, si allontanerà totalmente dal suo capolavoro del 1977, raccontando la storia dello scrittore Thomas de Quincey, l‘autore del romanzo di partenza Suspiria De Profundis, che nel diciannovesimo secolo, tra Londra e Roma, indagherà su omicidi e misteri.

Teniamo le dita incrociate e speriamo che terranno fede all’animo bis che animava e ha reso eternamente giovani i due capolavori di Corbucci e Argento, Django e Suspiria.