Concussion
2013
Concussion è un film del 2013, diretto da Stacie Passon.
In Concussion Abby e Kate sono due donne over 40 con due figli, accettate e benvolute dalla comunità borghese in cui vivono. Una situazione apparentemente da favola, ma non per Abby a cui manca la vita sessuale. La sua compagna Kate è un’avvocatessa divorzista, oberata di lavoro e capace di addormentarsi durante l’amplesso.
L’unica via percorribile per Abby è quella della prostituzione, valvola di sfogo dei pruriti sessuali ed occasione per sentirsi utile ad altre donne in cerca della stessa evasione.
La coppia formata dalle over 40 Abby e Kate vive il sogno americano, con tanto di villetta e giardino. Due donne con due figli, accettate e benvolute dalla comunità dove vivono, formata da agiati e colti borghesi. Una situazione apparentemente da favola, ma non per Abby a cui manca la vita sessuale. La sua compagna Kate è un’avvocatessa divorzista, oberata di lavoro e capace di addormentarsi durante l’amplesso.
Il desiderio carnale crea un vuoto, un senso di mancanza e la palestra non basta a dissiparlo, le chiacchiere con le amiche nemmeno e neanche tornare al suo lavoro di restauratrice di interni. L’unica via percorribile per riempire quel vuoto è scopare. Inizia così il percorso di Abby verso la prostituzione, valvola di sfogo dei pruriti sessuali, occasione per sentirsi utile ad altre donne in cerca della stessa evasione.
Niente di squallido, niente di sordido. Gli accordi con la sua ruffiana, nome in codice The Girl, sono chiari: prima si incontrano le clienti per un caffè, poi se c’è luce verde, si scopa. Perché Abby (in quanto donna?) cerca una connessione nel rapporto sessuale. Abby non vuole solo l’orgasmo, ma cerca un punto di contatto con la consumatrice di turno, che sia una ragazzina obesa e complessata, una cinquantenne nervosa e sposata con un uomo o la sua sensuale compagna di palestra innamorata del marito.
Ognuna di loro cerca nel sesso una compensazione emotiva a uno squilibrio fisico o mentale, una sorta di rito di passaggio per superare un momento di crisi, come se il genere femminile fosse (in)capace di trascendere l’accettazione fisica di sé dal desiderio nell’occhio dell’altra. Tutte tranne Abby, che superato lo shock dell’inevitabile invecchiamento fisico, si nutre del godimento delle sue clienti. Ma allora perché la Passon ne filma gli amplessi senza quasi mostrarne i corpi?
La nuova Abby è più serena o solo assuefatta? Il sesso è la risposta o solo la conseguenza di un trauma? Concussion in inglese significa botta in testa e Abby la riceve, all’inizio del film, da parte dei suoi figli. E alla fine lo spettatore resta con il dubbio che Abby sia solo una lesbica in crisi di mezza età, sofferente per un trauma cranico. Ma sarà così?