Agent Carter
2015
Da una costola di Captain America nascono le avventure di Agent Carter per ABC, l’eroina Marvel incarnata da Hayley Atwell tra atmosfere alla Dick Tracy e ironico femminismo.
Per adesso è solo una miniserie di 8 episodi, posizionata strategicamente dal network statunitense ABC durante una lunga pausa della seconda stagione di Agents of S.H.I.E.L.D.; ma è anche il miglior risultato finora ottenuto da Marvel su piccolo schermo: Agent Carter nasce da un corto One Shot (piccoli frammenti narrativi pubblicati sui dvd e Blu-ray del Marvel Cinematic Universe), si colloca cronologicamente, e in perfetta continuità, dopo le vicende di Captain America: Il primo vendicatore e da quella pellicola eredita la sua meravigliosa protagonista, l’agente Peggy Carter, interpretata nuovamente da un’ottima Hayley Atwell.
La Seconda guerra mondiale è conclusa e Peggy (che ha combattuto il Teschio Rosso e i nazisti con Capitan America, ed era incidentalmente pure la fidanzata del supereroe) continua a lavorare per la SSR (una sorta di precursore dello S.H.I.E.L.D.), ma, dal momento che è una donna (l’unica dell’agenzia), la missione più impegnativa che le viene affidata è quella di versare il caffè, o al massimo di raccogliere gli ordini per il pranzo. Fino a quando Howard Stark (anche Dominic Cooper riprende il ruolo del padre di Iron Man), considerato ingiustamente nemico numero 1 degli Usa, non le chiede aiuto per ritrovare alcune pericolose invenzioni rubate, affiancandole il suo maggiordomo Jarvis…
Agent Carter ha un piglio ironicamente femminista e un adorabile stile da Hollywood classica, la brillantezza di una commedia screwball e almeno un paio di scene action a episodio, lo spirito da noir fumettoso (tipo Dick Tracy) e un’anima allegramente avventurosa (tipo Indiana Jones). Resterà solo un breve esperimento? Speriamo di no.