Dark Skies è un film del 2013, diretto da Scott Stewart.

Dietro a Dark Skies c’è un’idea e l’idea è quella di girare un film di fantascienza – di alieni nello specifico – come fosse un film dell’orrore. Una famiglia americana tipo, che sembra uscita da un film di Spielberg degli anni 80. Lei, la madre, è quella Keri Russell che qualche anno fa era la reginetta del piccolo schermo nella serie tv inventata da JJ Abrams, Felicity; gli altri, marito e due figli, uno piccolo e l’altro adolescente, non contano veramente a livello di “starometro”.

Non serve del resto in un film dell’orrore, dove quello che conta davvero è la paura e Dark Skies di paura ne fa, eccome. Succede tutto di notte. Qualcuno forse si introduce nella casa mentre la famiglia dorme. Ci sono strani rumori che echeggiano nei corridoi in ombra e le suppellettili non sono più nei posti dove dovrebbero essere. Altro che ladri, qui sembra esserci lo zampino dei poltergeist. Sbagliato! Sono i “Grigi”, gli alieni più cattivi e brutti dell’universo, che mentre la città dorme vengono a visitare le potenziali vittime per preparare il rapimento.

Di chi? Lo si scoprirà solo nel grande finale. Certo che tutti i membri della famiglia risentono dell’intrusione aliena soprattutto quando scoprono strane escrescenze sulla pelle. Sono gli innesti, ma nessuno gli crede, solo un vecchio studioso che una volta, da giovane…

C’è da rimanere col fiato sospeso mentre il regista Scott Stewart (Legion, Priest), senza l’esuberanza di troppi effetti speciali, dimostra di essere anche un bravo costruttore di suspense. La prima grande sorpresa del 2013.