Jaybird
Jaybird è un fumetto realizzato dai fratelli Lauri e Jaakko Ahonen.
A volte, fuori dai territori tradizionali del fumetto, fioriscono opere sorprendenti, volumi che non ti aspetteresti e che ti mettono addosso la curiosità di esplorare la letteratura del loro paese d’origine, hai visto mai che ti riservi altre chicche del genere. La Finlandia, per esempio, ci regala un lavoro davvero notevole, un volume dalla scrittura incisiva e illustrato ancor meglio. Il libro in questione, realizzato dai fratelli Lauri e Jaakko Ahonen, si intitola Jaybird e, fatto davvero strano, è stato ignorato dalle case editrici nostrane più importanti nonostante un premio prestigioso come il Gran Gunigi, vinto nel 2014. Ci ha pensato Elara Libri, editore poco conosciuto ma di solida tradizione, soprattutto in campo fantascientifico, a portare in Italia questa favola cupa e inquietante che, c’è da dirlo, vale la pena di essere letta.
Jaybird, tecnicamente, è proprio questo: una favola, una storia breve con protagonisti animali antropomorfi e, seppur niente affatto rassicurante, una sua morale. Il protagonista, come suggerisce il titolo, un maschio di ghiandaia, vive da sempre segregato in casa, controllato dalla volontà di una madre ormai morente che lo tiene prigioniero grazie al muro di terrore e paranoia nei confronti del mondo esterno che gli ha eretto intorno, una morsa mortale che non lo lascia mai, stritolando la sua mente in un mondo da incubo che, piano piano, lo farà impazzire.
L’atmosfera scura e opprimente à la Poe dà consistenza a una storia frutto dell’interazione riuscita fra una caratterizzazione dei personaggi malata e potente e una situazione che ricorda da vicino, seppur a parti invertite, un classico di Stephen King quale Misery non deve morire, messo in scena alla perfezione da un segno grafico realistico ma dall’espressività carica, quasi espressionista. Forse Jaybird non è destinato a diventare un classico in senso assoluto, ma di certo resta uno dei prodotti migliori nel suo genere.