Anabel
2015
Anabel è un film del 2015, diretto da Antonio Trashorras.
Curioso film in bianco e nero diretto da quell’Antonio Trashorras amico di Guillermo Del Toro che qualche anno fa aveva fatto ben sperare con uno slasher paranormale intitolato Blind Alley (El callejón, 2011). Due ragazze dividono un appartamento e devono trovare una nuova coinquilina dopo che la precedente, Anabel, ha lasciato libera la stanza per qualche misterioso motivo che non ci è dato sapere. Forse il problema è stato qualche scazzo con le amiche o forse, addirittura, Anabel è morta… non si sa. Le due ragazze rimaste sono estremamente diverse: una, Ana de Armas (Knock Knock), spregiudicata e festaiola, sogna di diventare attrice; l’altra, Rocío León, pensa a studiare e a crearsi una posizione nel mondo del lavoro.
Alla loro porta si presenta Enrique Villén (attore feticcio di De La Iglesia), che, nonostante l’età avanza, si propone di occupare la stanza vacante, perché dopo la morte della moglie ha perso il lavoro e non può più permettersi una casa tutta sua. Le ragazze, prima, lo guardano con diffidenza, ma alla fine si fanno impietosire e lo accolgono in casa. L’uomo è gentile e premuroso, prepara la cena per le due coinquiline e si occupa di loro quando sono malate, ma non paga l’affitto. La situazione si fa tesa, anche perché Villén non è quell’innocuo personaggio che vuol far credere. Nottetempo, fa delle cose terribili (tipo aggiungere qualche goccia del suo sangue alla tisana di Ana o eiaculare nella crema per viso di Rocío) e, piano piano, riesce a mettere le ragazze una contro l’altra. Quale sia il suo piano e perché lo faccia, non ci è dato saperlo. Di certo c’entra Anabel…
Un film sperimentale, sulla cattiveria, sui segreti (ognuno dei personaggi ne ha uno) e sulla solitudine. Non tutte le risposte verranno date e Anabel non è certo un lavoro perfetto, ma un senso di inquietudine generale pervade tutta la pellicola e tanto basta.