Sandra Wey
Il lago di Lecco e la sagra dell’alborella
Nei primi giorni di luglio del 1989 approdò a Lecco una troupe cinematografica capitanata da Sergio Bergonzelli; titolo provvisorio del film: Vacanze sul lago. Io ero l’aiuto regista. Sergio aveva un contratto di distribuzione con il produttore Enzo Gallo; unica condizione, la protagonista doveva essere Sandra Wey. Gallo aveva avuto successo con Senza scrupoli anche grazie a questa attrice olandese che aveva girato in Francia nel 1984 Histoire d’O – Ritorno a Rossy. Dopodiché, della Wey si erano perse le tracce su un set di Stelvio Massi (Taxi killer), da lei abbandonato per disaccordi con il regista. Sandra viveva ad Amsterdam e non aveva più neppure un agente, eppure Bergonzelli riuscì a stanarla e a farla arrivare a Lecco. Era di una bellezza folgorante: un metro e ottanta, fisico perfetto da mannequin, forme generose e un viso dai lineamenti molto disegnati, di grande carattere. Una copia bella di Sigourney Weaver. Purtroppo, non sembrava più in grado di intendere e volere: sgranava i suoi splendidi occhi corvini e ti fissava spaventata, oppure scoppiava a piangere, giocherellava con le ciocche dei capelli e canticchiava canzoncine infantili, o farneticava sull’inquinamento, sull’abbattimento delle foreste per stampare giornali che nessuno legge…
Era chiaro che non poteva sostenere la lavorazione di un film. Ma la faccenda era in corso con anticipi già versati, contratti firmati, cambiali allo sconto… Cercammo di girare una scena, più che altro per l’assicurazione, ma accadde una cosa imbarazzante: mentre attraversavamo Lecco per raggiungere una piazzetta di Mandello Lario, nell’ingorgo cittadino sul ponte Kennedy Sandra pensò bene di sgusciare dall’auto e cercare di lanciarsi nel lago. Fu fermata in tempo, e arrivò anche la polizia… Povero Bergonzelli!!! Forse, però, avevamo equivocato sul tentato suicidio, perché quella sera stessa, intorno alle 23, la Wey uscì dalla sua camera dell’Hotel Nuovo di Garlate, prese la strada della piscina e, in realtà, si fece una nuotata nel lago, addirittura l’attraversò, approdando verso mezzanotte sull’altra riva nel rione di Pescarenico, dove era in corso la tradizionale “Sagra dell’alborella”.
Non riesco a immaginare lo stupore della gente impegnata a gustare pesce fritto e a ballare il liscio, che si vede comparire dal buio del lago questa donna bellissima, ma anche inquietante, che parlava olandese, gesticolando e distribuendo peace & love a tutti… Fu richiamata la polizia e Bergonzelli andò a recuperare la sua attrice, che il giorno dopo rispedì ad Amsterdam mandando a quel paese Enzo Gallo. Nel frattempo, a Roma, il suo direttore di produzione Filippo Campus aveva trovato un altro produttore, Scino Glam, e un’altra attrice: Valentine Demy, indiscussa reginetta del soft. Il film fu girato in quattro settimane, senza intoppi e uscì con il titolo Malizia oggi.