Piccoli Brividi
2016
Piccoli Brividi è un film del 2016, diretto da Rob Letterman.
Zach (Dylan Minnette), è un ragazzo abbattuto dalla recente morte del padre. Trasferitosi con la madre da New York in una caratteristica provincia, il giovane sarà coinvolto in un’avventura ai limiti del surreale, liberando involontariamente delle creature mostruose provenienti dai libri del suo vicino, ovvero R.L.Stine (Jack Black), il celebre scrittore che rivoluzionò l’editoria per ragazzi negli anni ’90 con le sue raccolte Piccoli Brividi. Un amarcord emozionale. Piccoli Brividi di Rob Letterman è il “valhalla” per ogni appassionato di letteratura per ragazzi. Mostra, piacevolmente, un R.L.Stine alle prese coi suoi “fantasmi del passato”, con le sue “creature partorite dall’inconscio”, come valvola di sfogo di una collettività ben più mostruosa e spietata. Un monito quindi, a quella fascia d’età adolescenziale che spesso e volentieri soffre e patisce in silenzio, capace di “nascondersi” in una sorta di “centro di gravità permanente”, causa l’incomunicabilità dettata dalla paura del conformismo sociale. Un Letterman che funge da psicologo e si diverte e fa divertire attraverso una caratterizzazione scenica astratta, abile nel nascondere significati di fondo realistici.
Un film da elogiare anche per la conduzione stilistica. L’andamento puramente anni’90, attraverso una fantasiosa scelta registica, è l’elemento che più viene risaltato. Il parallelismo con un’opera storica come Jumanji è evidente, ma ciò che viene risaltato nel film è la voglia di proporre uno stilema ibrido, capace appunto di congiungere la vecchia generazione con la nuova. Le interpretazioni funzionano su tutta la linea in Piccoli Brividi. Jack Black nei panni del celebre R.L.Stine, riesce nell’intento di rappresentare “l’alienazione stagionata” dello scrittore da sempre introverso e misantropo, capace di perimetrare la sua area con “confini” sia metaforici sia pratici. Funzionale anche l’équipe” di giovani che affiancano il protagonista, efficaci quanto basta per raggiungere l’obiettivo di Letterman di un film prettamente per ragazzi.
Piccoli Brividi lascia dunque un segno importante nella cinematografia contemporanea. Dopo Pixels (altro lavoro degno di nota), si aggiunge quest’altro abile prodotto di “spensieratezza giovanile” , che riesce ad essere in controtendenza con il medio-progressismo contemporaneo. Giusto segnalare per dovere di cronaca che il 2 settembre 2015, ancor prima dell’uscita nelle sale di Piccoli brividi, la Sony ha annunciato di essere già al lavoro per il sequel che darà vita a un vero e proprio franchising cinematografico, confermando la presenza di Jack Black come protagonista, anche nei seguenti capitoli.