Ascension
2014
Ascension è una serie tv americana e canadese del 2016, ideata da Philip Levens
La scintilla d’inizio è convenzionale e allo stesso spiazzante: una ragazza, Lorelei, di cui abbiamo visto poco prima una valutazione psicologica registrata, passeggia con una bottiglia in mano sulla spiaggia di un lido. Il suo tuffo purificatore finisce però male, perché poco dopo il suo cadavere viene ritrovato in spiaggia. Quello che potrebbe sembrare un’altra, ennesima, variazione del classico filone di detection in stile Twin Peaks si svela poco dopo una miscela di generi, non sempre chiara, non sempre coerente, ma che perlomeno prova a dare una rinfrescata al giallo televisivo tentando un’ardita contaminazione con la fantascienza e l’horror. L’elemento fantascientifico lo scopriamo poco dopo: ci troviamo all’interno di un’astronave nello spazio profondo, lanciata negli anni Sessanta nell’ambito di un progetto top-secret americano. La missione è salvaguardare la razza umana da un probabile attacco nucleare sovietico (siamo in piena paranoia da guerra fredda) spedendo in un’altra galassia, nel sistema solare di Proxima Centauri, una generazione di dotati eletti i cui nipoti avrebbero potuto approntare il processo di terraformazione di un altro pianeta per salvare gli umani dall’estinzione.
A cinquant’anni dalla partenza e quindi a un passo dal punto di non ritorno avviene però il primo omicidio della storia dell’astronave. Il meccanismo, ingigantito nelle dimensioni ma tale nei meccanismi, del sempiterno Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, rappresenta la spina dorsale delle prime puntate (la mini-serie ne conta sei), in cui intrighi e sospetti si moltiplicano e ognuno dei 600 componenti della nave generazionale porta con sé il proprio scheletro nell’armadio, a partire dal comandante della nave William Denninger (Brian Van Holt) che manipola colleghi e politici grazie alle trame amorose intessute dalla moglie Viondra (Tricia Helfer, per la quale i tempi eroici di Battlestar Galactica sembrano non essere così lontani a giudicare dai nudi che ancora si permette) fino all’enigmatico Harris Enzmann (Gil Bellows), figlio del creatore del progetto che cela scopi ben più metafisici della semplice sopravvivenza della razza umana e che conduce la missione dalla Terra.
Da buon giallo, i colpi di scena non mancano ma poco ineriscono il lato investigativo: di fatto, poco interessa il dramma dell’omicidio di Lorelei, legato a un segreto svelato già a metà stagione, mentre affascina di più cosa realmente si cela dietro la missione di Ascension, approdando verso lidi più fantastici, quasi horror (e non si nasconde qualche analogia con Carrie lo sguardo di Satana). Tanta carne al fuoco per sei puntate che hanno l’ambizione di dare forma a una saga spaziale sul modello del già citato Battlestar Galactica, ma i pessimi ascolti hanno di fatto sotterrato il progetto, lasciando in sospeso sul più bello.