L’Uomo Snello diventa un film
Dai creepypasta al grande schermo
Se non avete mai sentito parlare di creepypasta, vuol dire che siete dei vecchi arnesi fuori dal tempo. Roba da ancien régime. E vuole anche dire che, se siete amanti dell’horror, perché di questo settore specifico stiamo parlando, vi baloccate probabilmente con cose passate di moda – e non parliamo di Dracula, L’uomo Lupo, la Mummia, Frankenstein o simili, ma di Freddy Krueger, Michael Myers, Jason comediavolosichiamadicognome. Questi sono il passato. Il presente e – temiamo – il futuro sono appunto i creepypasta. Il termine vorrebbe dire “copiaincolla da spavento”: suona già male in inglese. In italiano addirittura, perché sembra mettere in congiunzione impossibile gli incubi più terrificanti e le linguine o i maccheroni. Comunque… Con creepypasta si intendono dei racconti spaventosi generati su Internet e diffusi (con il copia e incolla) come vere e proprie mitologie virali, aventi come protagonisti personaggi terrificanti di pura fantasia. Pare che questo genere di cose abbia cominciato a diffondersi dal 2008, avendo come origine forum specializzati o comunità virtuali di amanti dell’horror. Suona molto come roba per nerd e per freaks o – che è lo stesso – per ragazzini idioti, sebbene il fenomeno sia stato studiato da illustri professori universitari giunti alla conclusione che i creepypasta rappresentano oggi quel che un tempo si chiamava folklore, con tutto il suo bagaglio di leggende orali, fiabe e miti.
Da questo magmatico terreno dei creepypasta, insieme a svariate altre figure terrificanti, è uscito lo Slender man, il cosidetto “Uomo snello”. Si tratta di una specie di manichino, una sagoma umana stilizzata con braccia e gambe lunghissime e una faccia priva di occhi, naso, bocca, orecchie e senza capelli. Una forma quasi astratta di essere umano, dell’altezza di due metri e mezzo, le cui origini sono ignote. Le mani sono artigliate e come dotazione dorsale, nascosta ma tremenda, lo Slender Man reca dei tentacoli. Dicono sia vestito con un abito nero e una cravatta che fa pendant, anche se qualcuno la descrive di colore rosso. La sua prerogativa creepy sarebbe di rapire bambini/ragazzini dai 5 fino ai 15 anni di età. E possiederebbe il potere di teletrasportarsi e di riuscire, a mo’ di camaleonte, a confondersi con l’ambiente circostante. Questo bel soggetto si è insinuato di prepotenza nell’universo dei videogiochi ( i nerd, appunto…) e dal 2011 è stato protagonista di un nugolo di cortometraggi ma adesso sembra proprio che sia arrivata l’ora del suo approdo anche su grande schermo. In realtà, da diversi anni si rincorrono voci di progetti cinematografici sullo Slender Man ma è solo ora grazie all’interessamento della Screen Geems che si sono cominciati a fare discorsi seri. Il soggetto di Slender Man sarebbe di David Birke (che ha scritto 13 Sins di Daniel Stamm) e dal pochissimo che si sa, la produzione dovrebbe avviarsi entro il 2016 con un’uscita nel 2017. Ci ritorneremo sopra…