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Black Hammer – vol. 1

Autore:
Jeff Lemire & Dean Ormston
Editore:
Bao Publishing

Il nostro giudizio

La misura di quanto un genere letterario sia stato assimilato da una cultura e sia parte di essa è la misura in cui, nonostante la moltitudine di opere che rileggono il genere e lo riscrivono in maniera critica, vi siano ancora autori in grado di distinguersi da una scena tanto inflazionata e produrre opere quantomeno notevoli. Nel caso degli Stati Uniti, nel fumetto in particolar modo, uno dei generi in questione è il revisionismo supereroistico à la Watchmen. Gli autori di cui parlo, chiaramente, non sono autori di scarso valore. Jeff Lemire, per esempio, ha saputo lavorare alla grande sia con le graphic novel (fatevi un favore, recuperate Essex County e Il saldatore subacqueo), sia con la fantascienza (Sweet Tooth), sia con il supereroistico tout court (fantastico il primo arco della sua run su Animal Man). Il suo Black Hammer, infatti è molto di più dell’ennesima revisione di un genere che, consolidatasi come sottogenere a propria volta, sembra in difficoltà nel sorprendere i lettori.

L’opera di Lemire è costruita sulla grande capacità che l’autore canadese ha di delineare personaggi di un’umanità profonda quanto plausibile e di renderli familiari nell’arco di poche pagine di sceneggiatura. Sembra, leggendo le pagine di Black Hammer, di essere fan di lungo corso dei personaggi che compaiono nella storia e, pertanto, l’identificazione e la condivisione del loro destino sono istantanei e saltano a piè pari anni fittizi di pubblicazioni mai realmente avvenute.

L’atmosfera misteriosa e crepuscolare, che richiama vagamente il multiverso nebbioso di Empire City di Adam Christopher, dà al volume un twist oscuro e surreale che aggancia di brutto il lettore lasciandolo, a fine volume, con la voglia di sapere come la storia andrà avanti. Il segno grafico è perfettamente funzionale, mette da parte l’aspetto più sgargiante della narrativa supereroica per sottolineare al meglio la cupezza della situazione da cui la storia parte. Ottima infine l’edizione, Bao offre un cartonato davvero bello con studi e schede a fine volume che arricchiscono il tutto con un valore aggiunto interessante.