Quaderno di disciplina
Ibridazione fra il romanzo breve e la graphic novel, non del tutto fumetto ma nemmeno semplice libro illustrato, Quaderno di disciplina è un lavoro molto interessante a opera di due veterani della scena italiana: Luigi Bernardi e Otto Gabos. Il libro racconta, mescolando parti a fumetti, semplice illustrazione e passaggi in prosa, il bilancio di una vita, quella di uno degli ultimi grandi boss mafiosi oramai braccato dalle forze dell’ordine e recluso in un nascondiglio che poco si differenzia da una prigione o, più verosimilmente, da una tomba. In parallelo, Gabos e Bernardi raccontano la storia dei suoi due figli, che non ha mai visto dal vivo, e come i fili delle vite di tutti i protagonisti tornano a intrecciarsi.
L’approccio è quanto di più lontano ci sia dal moralismo, la prosa di Bernardi racconta la vicenda umana di tre persone dal loro livello, senza prenderne retoricamente le distanza ma esplorandone il vissuto e le motivazioni, senza facili compiacimenti o scontate condanne. I protagonisti di Quaderno di disciplina accettano la propria condizione e fanno quel che devono fare, non senza porsi gli interrogativi ma pienamente coscienti di quel che è la loro vita e di cosa essa comporta.
La cesura tra romanzo e fumetto è tanto sottile che non si vede, gli sguardi dei personaggi disegnati da Gabos, le espressioni facciali, le rughe intorno agli occhi, sono gli stessi che Bernardi racconta con la sua prosa, due incarnazioni perfettamente sovrapponibili degli stessi esseri umani, persone reali e non facili macchiette che, talvolta, le storie di mafia possono generare. Una storia schietta, profonda e umana.