Heat – La sfida
Aspettavamo da anni un’edizione hd italiana del classico firmato da Michael Mann, anni di frustrante attesa, tanto più che mentre in Italia fino a pochissimo tempo fa potevamo usufruire solo del vecchio dvd CGHV, con un master video notoriamente non proprio esaltante, all’estero uscivano notevoli upgrade in blu ray, monchi, però, dell’ottimo doppiaggio italiano a cui, con ogni probabilità, molti fan del film sono affezionati. Lo abbiamo desiderato, invocato più volte, un blu ray italiano di Heat – La sfida (1995) che ci consentisse di vedere al meglio questo capolavoro, senza per forza rinunciare al nostro doppiaggio, e quando CG Entertainment fece il suo sondaggio su facebook, domandando a tutti quale film del loro catalogo avremmo voluto vedere in blu ray, in tantissimi -me compreso- non abbiamo avuto dubbi su quale film “votare”. Onestamente, io avevo segnalato all’editore anche un altro titolo, oltre a Heat, cioè quell’Arrivederci Amore Ciao di Michele Soavi che ancora langue solo in dvd e che pretende un doveroso upgrade, ma questa è un’altra storia, e visto che già un desiderio si è avverato, magari c’è speranza anche per l’altro.
Così, dopo Opera di Dario Argento, dopo Intolerance di D.W. Griffith, La Battaglia di Algeri di Gillo Pontecorvo e altri titoli che non cito per non dilungarmi oltre, grazie alla “formula” vincente della Start Up!, CG ci consegna il capolavoro di Mann in un blu ray basico ma ben realizzato, che rende fruibile anche allo spettatore italiano il trasferimento hd pubblicato all’estero, tempo addietro, da Warner Bross. C’è di che essere contenti, insomma, perché questo master ha una qualità audio/video molto buona che garantisce una resa visiva abbastanza fedele a quella originale cinematografica: una resa un po’ “morbida” che, però, va precisato, è connaturata alle caratteristiche del girato e dell’incantevole fotografia di Dante Spinotti. Il bitrate medio/alto permette una buona gestione della compressione; grana fine e naturale, non alterata da filtri; dettaglio adeguato; neri morbidi ma profondi; insomma, un vero e deciso upgrade rispetto alle edizioni dvd uscite nel mondo, e specialmente rispetto al vecchio dvd nostrano.
C’è da aggiungere che esiste anche un altro master del film, più recente, realizzato a partire da un nuovo trasferimento 4K supervisionato dal regista, uscito in blu ray import senza traccia italiana, che tecnicamente propone risultati superiori grazie all’utilizzo di un codec più performante (AVC invece del VC-1 usato nel primo bd Warner), con un bitrate leggermente più alto (25.40 mbps invece di 22.38), e un quadro leggermente più robusto (in partenza è pur sempre uno scan 4K). Ma direi che le differenze tra i due master sono comunque abbastanza minime e riguardano soprattutto il grading: più caldo quello del nuovo trasferimento (una caratteristica tipica dei nuovi scan 4K), più freddo l’altro, ma direi entrambi coerenti con la natura fotografica del film. A favore del primo trasferimento, invece, si potrebbe citare il fatto che il frame del nuovo master risulta essere leggermente croppato, con una lieve perdita di informazione ai lati dell’inquadratura: bazzecole, ovviamente, ma vanno tenute nel conto del bilancio generale delle due versioni.
Sul versante audio, il bluray CG offre una fenomenale traccia italiana DTS HD MA 5.1 che non teme confronti, potentissima, profondissima, dettagliatissima, una vera goduria per chi potrà sfruttarla con un impianto home theatre adeguato. Già il vecchio dvd italiano aveva una codifica DTS da riferimento (unica nota positiva di quel dvd), immaginate adesso quali soddisfazioni può dare quella traccia proposta in DTS HD MA. Spiacevole scelta di CG, invece, quella di proporre la traccia originale inglese soltanto in Dolby Digital 5.1, castrandola un po’. Per quanto si possa amare il validissimo doppiaggio italiano, la traccia principale del film resta in ogni caso quella inglese, quindi una codifica più potente e aggiornata sarebbe stata ben gradita, ma tant’è. Disponibili, inoltre, sottotitoli italiani per la traccia inglese, e sottotitoli per non udenti per la traccia italiana. Come extra, infine, troviamo solo il trailer e alcune scene tagliate.
Un blu ray basico, dunque, come scrivevo sopra, ma che salutiamo ugualmente con immenso piacere. E chissà, magari adesso il simpatico Nanni Moretti potrebbe approfittarne per rivedere il film a casa attentamente, e comprendere quanto superficiali e ridicole erano le sue battute, quando maldestramente e spocchiosamente tentava di rintuzzare la complessità e la magnificenza di Heat, nella celebre scena del suo Aprile (1998). Dal canto mio, vi invito a recuperare questo blu ray (acquistabile solo attraverso il sito dell’editore), sostenere e supportare le iniziative meritorie di CG, e magari leggere anche il fondamentale libro di Pier Maria Bocchi sul cinema di Michael Mann, edito da Il Castoro.