Blade Runner 2049 – Anteprima
Denis Villeneuve fa alcune anticipazioni
Il sequel del classico di Ridley Scott diretto da Denis Villeneuve è alle porte. Nocturno ha avuto il piacere di visionare 20 minuti di footage di Blade Runner 2049. A margine della proiezione, lo stesso regista con una delle attrici coinvolte nel film, ovvero Sylvia Hoeks, hanno rilasciato interessanti dichiarazioni senza anticipare nulla. Sono loro stessi ad avere raccontato i temi principali del film, che uscirà il 5 ottobre, su sceneggiatura di Hampton Fancher e Michael Green, basata sui personaggi del romanzo di Philip K. Dick Il cacciatore di androidi e protagonisti Ryan Gosling, l’agente K, e Harrison Ford, che riprende il ruolo di Rick Deckard.
Quale è l’elemento più importante per definire il suo lavoro, il degno seguito di un cult-movie come Blade Runner?
Il tono sarà malinconico, ci sarà il fumo e ci saranno sentimenti profondi. Ci saranno i replicanti che vengono costruiti per rendere piacevole la vita delle persone sulle colonie vicine alla Terra, avendo però anche loro delle “avarie esistenziali”, un po’ come il mostro di Frankenstein. Il mondo del 2049 è molto diverso dal nostro. L’oceano si è alzato, la città è protetta da un muro per contrastare l’avanzata delle acque. In più, un impulso elettromagnetico ha causato la perdita di ogni dato in Internet, è un mondo molto più analogico. Per gli sceneggiatori la rete non è una cosa buona: è noioso vedere un poliziotto che dalla scrivania cerca indizi al computer, voglio che il mio protagonista metta le mani nel fango, incontri la gente, cerchi i personaggi della strada. E già che ci sono rifletto anche sul nostro mondo e sul ruolo della memoria
Cosa può dirci della fase tecnica del film ?
Ho fatto un lavoro molto meticoloso, ho voluto variare coi colori, creare una pregevole promiscuità nella fotografia utile a ricreare quel climax tanto adorato nel cult di Ridley Scott. Con sacralità e massimo rispetto, ho voluto fare tutto nel migliore dei modi. Posso anche aggiungere che il cast, da quello principale a quello complementare, l’ho selezionato io, attore per attore. Sento molto la pressione per questo film, e tengo enormemente a fare bene offrendo una risoluzione più che soddisfacente
Come giustifica l’assenza nel film dei social network ?
Atipica questa mia scelta ma volutamente adottata per raccontare un mondo senza social. Oggi tutti si specchiano come delle scimmie, e riportare l’uomo indietro alla natura primordiale è un bell’esperimento. Il film originale l’ho visto a 15 anni ed è stato fondamentale. Il suo impatto visivo mi ha spinto a fare il regista. Per me era eccezionale perché ero abituato a vedere film di fantascienza per adolescenti. Ringrazio registi come Scott ma anche Christopher Nolan che portano un genere a un livello più alto
Arduo compito quello di dirigere il sequel di Blade Runner?
Ovviamente! Difatti non ho accettato a cuor leggero di fare il sequel di un film cult. So che è un rischio forte e che le possibilità di insuccesso sono tante. Ma il cinema è arte e dunque anche rischio, amo il cinema e l’ho fatto per questo, accettando il mio ruolo. Una sfida nella sfida, ma posso dire con impudenza e con un pizzico di presunzione che questo sarà il mio miglior film…