Featured Image

The Wicked Gift

2017
Titolo Originale:
The Wicked Gift
REGIA:
Roberto D'Antona
CAST:
Roberto D'Antona (Ethan D'Amico)
Annamaria Lorusso (Ada Bloise)
Francesco Emulo (Andrea Conte)

Il nostro giudizio

The Wicked Gift è un film del 2017, diretto da Roberto D’Antona

Debutto cinematografico alla regia dell’attore Roberto D’Antona – già noto ai nocturniani per aver diretto i due fan-film sull’Indagatore dell’incubo Dylan Dog. L’inizio e Dylan Dog. Il Trillo del DiavoloThe Wicked Gift ha avuto un buon rodaggio nei festival di settore internazionali: miglior attore (lo stesso D’Antona) al Los Angeles Horror Competition Summer e al Chautauqua International Film Festival, che ha premiato anche Annamaria Lorusso come miglior attrice non protagonista, Francesco Emulo come miglior attore non protagonista e Aurora Rochez come miglior colonna sonora. Riconoscimento, quest’ultimo, bissato agli European Cinematography Award di giugno e strameritato, dato il pregevole lavoro – a cavallo tra contemporaneità e dimensione vintage del sound design – compiuto da Rochez, sintonizzatasi sulle esatte frequenze di un film che proprio dal passato vuole trarre ispirazioni da riversare nel presente. La storia di Ethan, giovane designer perseguitato da incubi al sangue (forse) premonitori, affonda infatti le proprie radici nel cinema misterico-splatter anni 80 e 90 sfoggiando abominevoli pasti cannibalici, sedute spiritiche di fulciana memoria, intrecci onirici sul crinale della psicanalisi e ragnatele di senso difficili da dipanare. Il contesto, però, è quanto di più attuale ci si possa aspettare: giovani lavoratori stressati e in piena regressione sentimentale, relazioni liquide e irrisolte, problemi esistenziali ed esistenzialisti (a onor del vero, nello sviluppare quest’ultima istanza il copione di D’Antona-Lorusso si perde talvolta in lungaggini dialogiche).

dentro 1

In questo continuo andirivieni semantico tra epoche così lontane e così vicine, lo sceneggiatore-regista-attore sfida ulteriormente lo spettatore intrecciando generi e modi narrativi tra loro agli antipodi. Così l’horror più truculento lascia spesso campo libero a siparietti da commedia giovanilistica e situazionista, il thriller metafisico trova sporadica concretezza in pestaggi da strada, le sedute spiritiche della medium Ada Bloise si alternano a insert da videoclip anni 80. E alle soffuse – forse fin troppo caste – scene d’amore tra Ethan e Alice Ferri (la debuttante e sorprendente Kateryna Korchynska) fanno da contraltare atti estremi di masochismo con scaglie di vetro compiuti dalla stessa, giovane barista. È da questa continua confluenza di stili e grammatiche che The Wicked Gift trae costante linfa vitale, facendosi perdonare qualche eccesso di esuberanza drammaturgica, qualche ridondanza nel trattare l’indagine introspettiva e qualche imperfezione tecnica del tutto fisiologica, trattandosi di un debutto.

dentro 2

D’Antona, anche co-produttore assieme a Lorusso con la loro L/D Production (affiancata per l’occasione da Movie Planet, che mette a disposizione il cinema in cui si recano i due protagonisti), ottimizza al meglio i ridotti capitali a disposizione e – tra le location a Oleggio, Bellinzago Novarese, Sabbia, San Martino Siccomario e Novara – sfoggia un montaggio con i giri giusti e una regia sempre consapevole del punto macchina, dei meccanismi tensivi e delle regole dei generi di volta in volta attraversati, aiutato da una fotografia più professionale della media nazionale indie (soprattutto nelle sequenze in interni). The Wicked Gift è, in definitiva, il secondo step del salto triplo di D’Antona, iniziato con la serie The Reaping e prossimo all’ultimo balzo con l’action-horror Road to Hell – Fino all’inferno, con uscita prevista per l’estate del 2018. Salto che, dalla dimensione amatoriale del fan-film, ha proiettato il giovane regista nel professionismo. Attendiamo sviluppi.