Arkangel
2017
Arkangel è il secondo episodio della quarta stagione di Black Mirror, diretto da Jodie Foster
Nulla da fare: in qualsiasi epoca, la mamma è sempre la mamma, con i suoi pregi e difetti, ma se l’epoca è il futuro distopico di Black Mirror, occhio soprattutto ai difetti. Marie (Rosemarie DeWitt, The Last Tycoon, Poltergeist) è una madre single del futuro, “normalmente” ossessionata dalla salute della propria figlia Sara. Ma un giorno, dopo aver smarrito la piccola e averla ritrovata solo dopo diverse ore, la sua ansia peggiora decisamente. Fortuna che siamo nel futuro e la tecnologia risolve sempre i problemi: nella fattispecie, Marie ha la possibilità di aderire alla sperimentazione di Arkangel, un sistema di controllo consistente in un impianto neurale nella figlia, che potrà così essere monitorata ovunque, tramite un comodo tablet. Marie potrà sempre sapere dove si trova Sara grazie a una mappa satellitare ma non solo: potrà sempre vedere quello che vede la piccola, utilizzando i suoi occhi come una videocamera. Dulcis in fundo, un’ulteriore funzione del sistema è una sorta di “blocco parentale”, che impedisce a Sara di vedere o sentire le cose che più la agitano, alterando inutilmente la sua fragile fisiologia (neanche a dirlo, sorvegliata continuamente da Arkangel). Per esempio, il rumoroso e (per la piccola) spaventoso cane dei vicini, per Sara viene ridotto a un’ombra indistinta del suo campo visivo (un concetto già ripreso dallo speciale White Christmas del 2014).
Tuttavia, con il tempo l’invadente tecnologia comincia a mostrare i suoi effetti collaterali: in particolare, Sara inizia a manifestare alcune preoccupanti crisi di rabbia. Così Marie decide di fare a meno di Arkangel, chiudendo le opzioni attive e spegnendo il tablet per sempre. Ma si sa: i bambini crescono, e con l’adolescenza arrivano nuovi e più complessi guai. Un bel giorno Sara (Brenna Harding, A Place to Call Home, The Code), ora sedicenne, esce la sera, mentendo alla madre sui propri scopi: ovvero una gita all’aperto, alla quale partecipa anche il discutibile amico Trick (Owen Teague, Bloodline, It). Marie scopre l’inganno e, complice il ritardo della figlia, decide di riattivare il tablet di Arkangel, cogliendo ovviamente la figlia in un momento molto privato. L’ansiosa (e ansiogena) genitrice riprenderà a controllare sempre più la sua prole, che però non gradirà troppo la cosa…
Con il secondo episodio della quarta serie del suo Black Mirror, Charlie Brooker torna sul tema tipico della letale combo tra tecnologia di controllo e socialità umana, scegliendo in particolare il delicato snodo della relazione madre/figlia. Il soggetto è interessante, tuttavia – e dispiace molto doverlo dire proprio per l’episodio girato da Jodie Foster – la storia non decolla mai; così, per quanto l’episodio sia (come al solito) ben confezionato, e le performance degli attori di buon livello, siamo di fronte a un capitolo decisamente dimenticabile della serie. Beninteso, il problema di Arkangel è anche a monte: lo script offre uno sviluppo sin troppo logico e scontato, finendo con il risultare prevedibilissimo, e senza osare troppo laddove avrebbe potuto. Limiti che emergono enormemente, nel contesto di una serie che ha fatto della capacità di stupire e mettere in crisi lo spettatore, uno dei suoi aspetti più caratterizzanti.