The Real Cannibal – Ed Gein
The Real Cannibal – Ed Gein ci insegna che rapportarsi direttamente con un’icona, in narrativa, non è mai un’impresa semplice. Al netto dei rischi di paraculismo legati al parlare di eventuali figure di richiamo – la classica celebrità l’anniversario della cui morte cade proprio in vista della pubblicazione dell’opera biografica di turno, l’Andy Warhol della situazione -, in ogni caso, raccontare di personalità che hanno influenzato profondamente la nostra cultura è un’operazione delicata in quanto si maneggia materiale narrativo riferito a una realtà che è fin troppo semplice falsare, sovrainterpretare o fraintendere. Ed Gein è proprio questo genere di personalità. Considerato il capostipite dei serial killer moderni, l’assassino di Plainfield ha ispirato opere fondamentali come Psycho, Non aprite quella porta e Il silenzo degli innocenti.
Non è dunque un compito semplice quello che si prefigge Jacopo Masini che non si fa spaventare e si avvicina a una personalità tanto importante quanto complessa con rispetto ma senza paura di osare. La sua scrittura è precisa, quasi chirurgica e, pur senza rinunciare a raccontare le emozioni, evita la spettacolarizzazione facile che potrebbe derivare dalla soluzione di comodo del mettersi sopra le righe con faciloneria. La penna di Masini è misurata, racconta senza timore ma senza per forza voler stupire con effetti speciali a buon mercato, consapevole che la storia con cui ha a che fare è già forte di per sé.
Non convince del tutto il segno grafico di Paciaroni che, pur senza disturbare né pesare troppo sulla narrazione nel suo complesso, sembra faticare a trovare una sua identità, a cavallo fra la semplicità realistica del fumetto popolare e uno stile volutamente essenziale e dimesso tipico di troppo fumetto underground. Non dico che il manierismo sia ricercato, ma il risultato, pur senza penalizzare troppo l’opera in toto, non si distingue da molte altre sul mercato. Ciononostante, il volume è una lettura densa e mai scontata, che racconta una storia del nostro tempo in maniera convincente.