Le serie tv Amazon da scoprire
I consigli di Nocturno, tra horror e dintorni
In Italia, Amazon Prime Video rappresenta ancora un pianeta da esplorare. L’offerta streaming di Jeff Bezos non ha l’appeal di Netflix, e la presenza totalizzante di Sky (proprietaria della stragrande maggioranza dei diritti pay e on demand esteri) ha per il momento tarpato le ali alla piattaforma. L’esplosione definitiva è però solo questione di tempo: In USA è già la seconda grande opzione per il pubblico dello streaming casalingo, e l’ormai imminente (secondo gli esperti) collasso dell’offerta Netflix permetterà al catalogo Amazon di fare quel salto di qualità ormai prossimo. Fino ad allora, Prime Video Italia deve accontentarsi, ma ciò non significa che la scelta latiti. Con un naturale occhio rivolto all’horror, al noir e ai generi, ecco dunque le serie tv Amazon da scoprire selezionate da Nocturno: tra piccoli classici e proposte originali.
- The Terror (USA, 2018 – 1 stagione)
Molto probabilmente il fiore all’occhiello dell’ancora embrionale catalogo horror di Amazon Prime Video. Successo istantaneo, seguito affezionato e prima grande proprietà culturale della piattaforma, che spera neanche troppo velatamente di farne il proprio Stranger Things a lungo termine. La prima stagione ha visto le spedizioni della HMS Erebor e HMS Terror incagliarsi tra i misteri dei ghiacci artici, in cerca del Passaggio a Nord Ovest. Paranoia, follia, attori immensi e ricostruzione storica immersiva. La seconda stagione abbraccerà la tradizione j-horror e si svolgerà nel 1942, durante il periodo degli internamenti delle famiglie giapponesi americane.
- NOS4A2 (USA, 2019 – 1 stagione)
La notizia del rinnovo per il secondo ciclo di episodi è di pochi giorni fa, ufficializzata dal cast al ComiCon di San Diego. Dunque, imbarcarsi adesso nella visione con la garanzia di un proseguimento nel breve termine potrebbe essere un valore importante. NOS4A2 è tratto da un romanzo di Joe Hill, aka Joseph King aka il figlio di Stephen, scrittore horror da ormai un decennio in rampa di lancio. Dall’opera paterna, NOS4A2 eredita spunti evergreen (un demone divoratore di bambini) e l’immediato, affezionato successo di pubblico. Promette vita lunga.
- Lore (USA, 2017 – 2 stagioni)
Sicuramente una delle proposte più interessante del catalogo Prime Video. Ispirato all’omonimo podcast dell’autore Aaron Mahnke, Lore racconta in una serie di episodi antologici le origini storiche e folkloristiche delle grandi paure contemporanee. Si va dal classico corollario gotico fatto di licantropi e vampiri, fino ad approdare alle ossessioni e agli incubi di oggi, in un tentativo di tracciare una mitologia horror coerente all’interno della Storia. Letteralmente per tutti i gusti e per tutti i palati. Quasi scontata una terza stagione.
- The Purge (USA, 2018 – 1 stagione)
Nell’era dei franchise e degli universi condivisi, il caso di The Purge è paradigmatico della maniera corretta di procedere tra la giungla della produzione in serie. Partito come b-movie estivo al limite del dtv, espansosi in una mitologia distopica sempre più dettagliata senza rinunciare al folle assunto di base (12 ore all’anno in cui tutto è legale) e allo spirito di satira action che lo anima. La prima stagione della serie ispirata è arrivata lo scorso anno, e promette di portare le conseguenze dello spunto fino al punto di rottura. Successo immediato, seconda stagione già in produzione.
- Preacher (USA, 2016 – 3 stagioni)
Altro titolo che non ha bisogno di presentazioni. La serie a fumetti di Garth Ennis da cui è tratta è il cult fumettistico degli anni ’90 se ne esiste uno nel mondo dei comic USA; una versione televisiva o cinematografica è rimasto il sogno nel cuore di milioni di appassionati per due decenni, prima che il progetto andasse finalmente in porto alla AMC. Con Dominic Cooper nel ruolo di Jesse Custer, provarne a riassumerne storia o stile è impossibile, come chiunque abbia mai approcciato il materiale di partenza sa bene. La serie è al suo apice, e prepara la conclusione con l’imminente quarta stagione. Obbligatorio recuperare per tempo.
- Fear the Walking Dead (USA, 2015 – 5 stagioni)
La serie madre si appresta a concludersi, ma film e spin-off tratti dal mondo di The Walking Dead terranno in vita il franchise ancora per molto. L’elemento umano è in fondo sacrificabile e la struttura delle situazioni permette agli autori di variare sul tema della zombie apocalypse in combinazioni infinite. FTWD è stata lanciata tempo fa, ma la sensazione è che possa portarsi avanti quanto e oltre la serie originale, nonostante sia il suo prequel. Almeno finché il mondo continuerà ad avere fame di morti viventi. A lungo esclusiva Sky, è ora disponibile in streaming su Prime Video.
- The Exorcist (USA, 2016 – due stagioni)
James Wan e la Blumhouse hanno dimostrato come la fame di esorcismi resista allo scorrere del tempo, e il recupero del padre del filone in chiave televisiva era parsa da subito la mossa più azzeccata. Il risultato ha convinto a metà, forse a causa di una certa saturazione del sottogenere; un “ritorno alle origini” non è stata la strategia migliore per distinguersi dal mare di prodotti figliati dallo stesso concetto. La serie è stata cancellata dopo due stagioni di medio successo critico e di pubblico, rimarrà a disposizione nel catalogo Prime Video a imperitura memoria.
- Hannibal (USA, 2013 – 3 stagioni)
Altro piccolo classico contemporaneo, successo trasversale tra gli appassionati di horror e dell’icona ideata da Thomas Harris. Hannibal ha riportato il personaggio di Lecter alla sua epicità originaria, operando magistralmente di svecchiamento sulla propria estetica come forse non si è riuscito a fare con The Exorcist. Trionfo di critica e tra gli appassionati, meno nel mondo mainstream, che ha decretato la fine del costosissimo progetto dopo tre stagioni. I molti fan lo conosceranno probabilmente a memoria, ma anche grazie alla breve durata c’è chi gradirebbe una seconda visione.
- La zona (Spagna, 2017 – 1 stagione)
La diversificazione di lingue e pubblico ha fatto la fortuna di Netflix, e Amazon sta iniziando ad operarsi anche in quel senso. Ecco arrivare dunque La zona, produzione-monstre della tv spagnola trionfalmente esportata dopo il successo della prima stagione. Gli ingredienti di base sono una serie di piccoli must della narrazione di genere contemporanea: distopia, disastri nucleari, noir, omicidi brutali e zone radioattive proibite. Praticamente un invito a nozze. La serie è esclusiva italiana, in catalogo da pochi mesi.
- Tokyo Vampire Hotel (Giappone, 2017 – 1 stagione)
Non possono mancare gli Autori, in una piattaforma streaming che si rispetti. La distribuzione internazionale della miniserie firmata Sion Sono è stata in questo senso azzeccata, portando l’artista giapponese al pubblico generalista dell’on demand, andando a riempire la casella asiatica del proprio target con un piccolo blockbuster nipponico. Che questo debba passare attraverso il lavoro di uno degli autori più folli in attività, è il prezzo del biglietto. Tokyo Vampire Hotel porta l’incasellabile stile di Sono al servizio del tropo dei vampiri moderni. C’è un hotel come campo di battaglia, e c’è la fine del mondo e l’inevitabile delirio splatter che ne consegue. Miniserie in nove parti, lunghezza variabile, perfetta per il binge. Se si regge.
- Too Old To Die Young (USA, 2019 – 1 stagione)
Forse, il biglietto da visita che trasporterà Prime Video in quell’Olimpo dei grandi produttori al quale i principali rivali sono ormai ascritti da tempo. Nicolas Winding Refn, al netto delle reazioni estreme che da sempre si porta dietro, è uno dei grandi nomi del cinema d’autore contemporaneo, seguito e sostenuto da fan di mezzo mondo con una fedeltà da crociati in battaglia. Ritorna dopo The Neon Demon come autore unico di una miniserie in dieci episodi, essenzialmente crime, da sempre il genere di riferimento del visionario cinema di Refn. Ovviamente, reazioni al limite della psicosi su entrambe le barricate dei fanatici e dei detrattori. Una delle opere imperdibili di questo 2019.
- The Reaping (Italia, 2017 – una stagione)
Va segnalata per diversi motivi: oltre a trattarsi di un rarissimo caso di serie “di genere” locale slegata dalle produzioni delle solite major (Sky, Rai), il progetto di Roberto D’Antona è stato pensato e sviluppato in ottica del tutto internazionale, venduta in fase di sviluppo ad Amazon. E’ ancora ovviamente disponibile tra gli originali Amazon, in attesa di essere riscoperta.