Usagi Yojimbo – Teenage Mutant Ninja Turtles
Diciamolo subito, Usagi Yojimbo è uno dei più bei fumetti americani degli ultimi trent’anni. Creato da Stan Sakai, sceneggiatore e disegnatore nato a Kyoto nel 1953 ma cresciuto negli Stati Uniti, è una delle serie più longeve che siano mai state create e portate avanti da un unico autore. Una pubblicazione unica per humor, solidità degli intrecci, perfette e mai stucchevoli ricostruzioni storiche e una capacità eccezionale di rinnovare un classico come le storie di animali antropomorfi. Usagi è infatti un coniglio-guardia del corpo, un samurai senza padrone (ovvero un ronin) e vive le sue avventure all’inizio del periodo Edo, nel 1600 giapponese. È disegnato e pubblicato in bianco e nero, cosa abbastanza rara negli U.S.A. Quando apparve per la prima volta nel novembre 1984, però, l’editoria americana stava vivendo un boom di case indipendenti e di pubblicazioni in black & white. Una delle serie più di successo fu quella creata pochi mesi prima da Kevin Eastman e Peter Laird: Teenage Mutant Ninja Turtles.
Le Tartarughe, protagoniste di avventure molto più crude e violente, ma sempre ironiche, rispetto alle incarnazioni successive, diventarono ben presto uno dei più redditizi franchise di quegli anni e fecero guadagnare milioni di dollari ai creatori e ai produttori dei cartoni animati, dei film e soprattutto delle action figures (tra le più originali del periodo), vendute in quantità industriali. Le Ninja Turtles e Usagi Yojimbo non potevano essere personaggi più antitetici tra di loro: i Ninja e i Samurai non vanno d’accordo, per tradizione. E la New York anni ottanta, parodia e rivisitazione di quella di Frank Miller, tra grattacieli, vicoli malfamati e pizze nel cartone, non potrebbe essere più lontana dal giappone del XVII secolo. Ma, si sa, a volte nella narrativa possono succedere miracoli. Ed ecco che l’incontro tra questi personaggi, nelle mani sapienti di Stan Sakai, genera un cocktail gustoso e divertente. Gli autori dei due personaggi, del resto, si sono sempre stimati. C’è anche un bell’aneddoto che riguarda il loro rapporto. Durante il grande boom delle Tartarughe, una vera e propria turtlemania, Stan Sakai versava in brutte acque ed era pressato dai debiti. Eastman e Laird ebbero un’idea: inserire Usagi nella serie animata, con l’obbiettivo, poi, di venderne il pupazzo e poter aiutare Stan con un po’ di royalties. Il pupazzo uscì, vendette una quantità incredibile di copie e risollevò definitivamente la situazione economica di Sakai. Insomma, le tartarughe sono vere amiche del coniglio, anche fuori dai comics!
In questo volume cartonato molto ben curato e ricco di illustrazioni, tavole preparatorie, schizzi, copertine originali a colori e disegni aggiuntivi, sono raccolti tutti i team-up delle Turtles con Usagi compresa l’ultima avventura del 2017, eccezionalmente colorata dal bravo Tom Luth. C’è, tra le altre cose, anche una storia disegnata da Kevin Eastman, col suo consueto tratto sporco e caldo che non smette mai di affascinare. Forse per l’influenza dei quattro ninja newyorkesi, queste avventure risultano più leggere rispetto alle storie e alle intricate lotte di potere che si ritrovano nella serie principale di Usagi ma rappresentano una lettura davvero soddisfacente, proprio per una lievità, una semplicità mai banale che raramente si può trovare nel fumetto statunitense. Chi volesse conoscere meglio un personaggio straordinario come Miyamoto Usagi (questo il suo vero nome), può procurarsi anche un volume appena uscito, sempre edito da Renoir: Usagi Yojimbo – Kirishitan. È l’ultimissima avventura pubblicata in patria in libro nel 2019, un vero e proprio giallo storico, eccezionalmente orchestrato e condotto dal tratto sensibile di Stan Sakai, vero maestro di narrazione e disegno, che rende semplici cose estremamente difficili. Da lì a voler possedere tutta la lunga e ricca saga di Usagi nei bellissimi grossi volumi integrali di Renoir (è appena uscito il settimo), il passo, per voi, sarà molto breve…