The Ghost Fleet – Il convoglio fantasma
Parlando di fumetti, termini come disegnatore o illustratore non sono impropri ma, al tempo stesso, non esauriscono completamente la definizione data agli artisti che del fumetto si occupano di rendere graficamente i testi degli sceneggiatori. Perché nel fumetto non si parla di semplice illustrazione, ma di narrazione, e a un disegnatore di fumetti non basta saper illustrare ma dev’essere padrone e consapevole di un linguaggio narrativo e sequenziale, fatto di un movimento che esiste non solo nella singola vignetta ma, soprattutto, tra una vignetta e l’altra.
Il fumetto è dinamico, e se c’è un maestro del dinamismo sulla scena contemporanea è senza ombra di dubbio Daniel Warren Johnson. Autore di lavori interessanti come autore completo quali Extremity e lo stupendo Murder Falcon, Johnson ha dimostrato di essere un narratore capace. Diretto e lineare nella costruzione della trama, ma padrone dello storytelling oltre i limiti del virtuosismo. Le sue tavole esplosive e iper cinetiche sono una scarica di adrenalina e le sue scene d’azione, nei comics americani, se la giocano tranquillamente con Frank Quitely e Chris Burnham, stesso approccio alla regia ma con uno stile decisamente personale, più nervoso.
In The Ghost Fleet – Il convoglio fantasma, Daniel Warren Johnson si mette alla prova, superandola brillantemente, con i testi di un altro autore, Donny Cates, che lo porta in una dimensione che vede l’equilibrio del fumetto sbilanciato maggiormente a favore dei testi, meno immediato delle opere soliste di Johnson. Il risultato finale regge. The Ghost Fleet è godibile e, pur senza le emozioni forti di Murder Falcon, diverte e non manca di regalare ottimi momenti d’azione che ben si amalgamano con una scrittura dal ritmo sempre elevato.