Oblivion
2013
Oblivion è un film del 2013 diretto da Joseph Kosinski.
Come si fa a spendere 120 milioni di dollari per un film, con un cast composto da Tom Cruise, Morgan Freeman, Melissa Leo, Olga Kurylenko (oltre a Andrea Riseborough e NikolajCoster-Waldau), con un’estetica incredibilmente “cool” e contemporanea e, allo stesso tempo, essere noiosi come la quaresima? Non lo so, ma potete chiedere a Joseph Kosinski, la mente dietro al progetto Oblivion, atteso giocattolone sci-fi, sua seconda regia dopo il deludente Tron: Legacy. Nata da una sua graphic novel non ancora edita, la nuova pellicola di Kosinski – genio della computer grafica e amichetto di David Fincher – tenta un forzatissimo en plein di tutti i temi della vecchia fantascienza anni Settanta (dall’invasione aliena alla cospirazione, passando per la ribellione e la protesta ecologista), ma lo fa in maniera meccanica e, sopratutto, un po’ banale.
Peccato, perché al di là di qualche debito evidente dal punto di vista estetico, su tutti Syd Mead e il recentemente scomparso Ralph McQuarrie, Oblivion è una vera e propria gioia per gli occhi. Il problema è che Kosinski, oltre a raffazzonare e rubacchiare tematiche, è anche un regista piuttosto grezzo e dalla scrittura non proprio leggerissima. Qualche inquadratura sembra essere uscita da uno dei nostri peggiori incubi anni ‘90 e il manicheismo dell’eroe Tom Cruise, che nel futuro ascolta i Procol Harum in vinile nella sua baita rustica, non si può vedere. Colonna sonora in linea, ovvero tamarra, affidata interamente al gruppo francese M83 (come quella di Tron: Legacy fatta dai Daft Punk). Nel frattempo Kosinskinon molla e ha in cantiere addirittura una doppietta: il seguito di Tron e, a quanto pare, il remake di un altro cult fanciullesco, The Black Hole. Fermiamolo.