The Conjuring – Per ordine del diavolo
2021
The Conjuring – Per ordine del diavolo è un film del 2021, diretto da Michael Chaves.
Il franchise di successo The Conjuring perde James Wan alla regia – qui nelle vesti di produttore – per avvalersi di Michael Chaves, già testato in questo espanso universo horror per aver diretto La Llorona; ma se il cast tecnico cambia, a non cambiare è il duo Vera Farmiga e Patrick Wilson nei panni dei coniugi Warren, investigatori dell’occulto. In questo terzo film, le vicende si addentrano nel processo ad Arne Johnson del 1981. Il giovane Arne, posseduto da un demone malvagio, uccide un suo conoscente. Durante il processo, dove la pena di morte sembra un verdetto assai vicino, i coniugi Warren consigliano all’avvocato di esporre la difesa di possessione demoniaca, con la promessa di trovare indizi a sufficienza per scagionare il giovane. Va detto sin da subito che la forza intrinseca di tutti i capitoli di The Conjuring è da ritrovarsi nell’incredibile mitologia messa in piedi sia dai capitoli principali che dagli spin-off, anche se quest’ultimi sono semplici approfondimenti che non influiscono sulle vicende “ufficiali” dei coniugi Warren.
Dunque se il giovane Michael Chaves non è James Wan – e la resa visiva quanto lo stesso ritmo di narrazione ce lo ricordano spesso – è proprio su questa forza nascosta che il film, nonostante tutto, riesce a risultare incredibilmente avvincente. In questo caso particolare le indagini dei due demonologi si svolgeranno su un terreno in parte inedito. Con la “vittima” posseduta in carcere, le ricerche saranno da svolgere direttamente nel mondo terreno. Totem stregati, vecchi libri e incantesimi. Questa volta qualcuno giocherà con le stesse armi dei Warren; la stessa cittadina, apparentemente calma e pacifica, nasconde un oscuro segreto che serpeggia tra i più vecchi abitanti. The Conjuring – Per ordine del diavolo è in parte assai diverso dai precedenti capitoli. James Wan che piaccia o meno, ha la capacità di regalare a ogni sua opera un’incredibile pathos ansiogeno, la consapevolezza di assistere a un’opera magna, ricca nella narrazione quanto nella costruzione di ogni singola immagine. Questo terzo capitolo perde un po’ di questo mordente, sorreggendosi solo sulla mitologia e la bravura dei due attori, sempre più calati nel ruolo, in piena armonia tra di loro.
Con una tensione sempre alle stelle che si taglia col coltello, lo svolgimento della trama non sempre ha raccordi logici ben supportati, anche per essere un horror demoniaco. Al netto di questo è impossibile non lodare l’operazione che si annovera di prima qualità e sicuramente al di sopra di alcune produzioni che si dimenticano facilmente nel mare di titoli che ogni anno il genere partorisce, motivo per cui The Conjuring ha ancora quel marchio inconfondibile, la reale consapevolezza di addentrarci in una confort zone del genere horror che vive e resiste anche con un regista diverso dal suo ideatore. La possibilità di veder realizzati tanti altri film ispirati ai casi dei coniugi Warren è un olio di motore fumante per l’interesse nel vedere questo e tutti gli altri capitoli che verranno in futuro.