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Premature

2014
Titolo Originale:
Premature
REGIA:
Dan Beers
CAST:
Katie Findlay (Gabrielle)
Craig Roberts (Stanley)
Carlson Young (Angela Yearwood)

Il nostro giudizio

Premature è un film del 2014, diretto da Dan Beers.

Ricordate Ricomincio da capo, il bel film di Harold Ramis in cui Bill Murray, scorbutico meteorologo alle prese con le celebrazioni del Giorno della Marmotta, viveva la stessa giornata all’infinito? Bene, la stessa trovata è finita vent’anni dopo al centro di Premature, una divertente commedia sexy presentata al South by Southwest che porta la firma dell’esordiente Dan Beers. Il pretesto per rivivere la stessa giornata più volte da parte del protagonista, però, anziché avvenire andando semplicemente a dormire al termine della giornata come in Ricomincio da capo, avviene in maniera del tutto diversa. Come? In chiave sporcacciona, ovvero attraverso le eiaculazioni del protagonista, uno studente nerd dell’ultimo anno di liceo alle prese con le consuete difficoltà amorose di questa età e la prospettiva di iscriversi contro voglia alla stessa università del padre solo per soddisfare il genitore.

È questo, infatti, il punto di partenza di un film che incomincia come una banale commedia pecoreccia in stile American Pie, con le inevitabili volgarità del caso e gli ovvi riferimenti sessuali più o meno espliciti. Ma attenzione, perché una volta svelato il trucchetto della giornata che si ripete, Premature dimostra di essere di gran lunga più intelligente delle aspettative. Regala più di una raffinatezza e, senza prendersi troppo sul serio, finisce col distanziarsi dalla solita stupida commedia americana arrivando perfino a fare del metalinguismo. Ogni qualvolta Premature sembra che stia per toccare l’immancabile luogo comune del genere, ecco che Beers, a sorpresa, lo sovverte. E così il protagonista, che sogna di fare sesso con ragazze con tre tette e scandalizza la madre per la quantità di sperma nei boxer rilasciata durante il sonno, con la bomba sexy della scuola a letto ci va davvero per un’ode alla polluzione in cui si ride di gusto.