Scary Christmas è un film del 2016 diretto da Chris Peckover.

Ah, che bello il Natale. Luci, regali, decorazioni, sembra quasi che in quel periodo dell’anno il mondo indossi l’abito migliore, quello delle grandi occasioni. E’ tradizione, però, che il cinema horror lo macchi di rosso sangue e questo risale almeno al 1974, anno del film Un natale rosso sangue di Bob Clarke. Il binomio horror-feste natalizie quindi non è nuovo, il che rende difficile riadattarlo costantemente. Chris Peckover è riuscito nell’impresa con Scary Christmas, un film macabro con la giusta dose di follia e quel guizzo di originalità nella sceneggiatura che non fa rimpiangere l’idea che il Natale sia per l’ennesima volta riadattato ad arena concettuale in cui avviene un massacro. I protagonisti sono Luke e Garrett, due dodicenni il cui passatempo preferito è giocare a fare i grandi. Invitati ad una festa di Natale, i genitori di Luke chiamano la sua babysitter Ashley, ragazza poco più grande di cui lui è innamorato, per fargli compagnia. Il ragazzo decide che quella è la sera giusta per far colpo su di lei e mostrarsi alla sua altezza. Ashley sin da subito è restìa alle avance di quel ragazzino che reputa poco più di un bambino e la serata non andrà secondo il piano che Luke aveva così ben orchestrato, almeno in apparenza.

E qui occorre fermarsi, perché buona parte del divertimento del film sta nell’assistere allo scoppio di quella bomba ad orologeria di cui avevamo già percepito il ticchettìo in lontananza. Il cinema è pieno di esempi di bambini un po’ “fuori di testa” e cattivi, infatti non è questo aspetto a sorprendere di Luke e Garrett, quanto la bravura dei due attori nel rendere veritiera e allo stesso tempo giocosa la follia che li guida ad agire come squilibrati di lunga data. Levi Miller, in particolare, dimostra una grande padronanza del personaggio e rende benissimo il ruolo di ragazzino per bene che dietro l’aspetto angelico nasconde un lato sinistro. Il cast principale formato da giovanissimi (Olivia DeJonge e Ed Oxenbould avevano già lavorato insieme in The Visit di Shyamalan), regge alla perfezione un film la cui difficoltà maggiore (nonché probabilmente il suo miglior pregio) è quella di muoversi su diversi registri narrativi. Scary Christmas salta dalla commedia, all’horror più morboso ed inquietante, fino ad un aspetto comico/grottesco che non dispiace affatto. Fa questo senza perdere la sua identità e originalità, pur traendo ispirazione dal filone home invasion e slasher.

Ashley che, nei primi minuti del film, si destreggia tra squilli di telefono e presenze inquietanti in casa ricorda un po’ Drew Barrymore in Scream.
Questo film horror ha tante anime almeno quanti sono i nomi con cui è conosciuto: in Italia Scary Christmas o col suo titolo originale Better Watch Out, ma anche Safe Neighborhood. Non è, insomma, il classico horror natalizio dove un serial killer irrompe in casa e compie una strage. Qui molto è giocato sulla psicologia dei piccoli interpreti, sulla voglia che i ragazzini d’oggi hanno di crescere e la conseguente ribellione adolescenziale. Scary Christmas sorprende con un twist narrativo che è poi il motore di tutta l’azione. Altresì, è definibile come un giro sulle montagne russe il cui punto d’arrivo è un finale fuori di testa, soprattutto se pensato da un ragazzino di dodici anni che non è poi così timido e riservato come pensavamo. Un consiglio: non abbiate troppa fretta di concludere la visione, perché quei pochi secondi di scena post credits rendono deliziosamente beffardo il finale.