Shatter Edizioni, con questo volume a firma di Mirko Tommasi che segna il suo esordio tra gli scaffali delle librerie, getta in pasto ai tanti affamati cinefili un titolo dirompente, granitico, che dopo la monografia dedicata a Steven Seagal, scritta dal compianto Stefano Di Marino, lascia spazio ancora una volta a uno degli interpreti action (ma non solo) più celebri e controversi: Nicolas Cage. Tommasi, per sua stessa ammissione, non pone il nipote di Coppola in cima alla sua classifica di attori preferiti, e proprio questo lo agevola nel dar vita a un’analisi obiettiva, depurata da qualsiasi enfasi, e scritta con il preciso (e onesto) intento di riconoscere a Cage solo il suo giusto spazio. L’autore non opta per catalogare il protagonista del suo lavoro all’interno di un genere ben definito, ma ne fa anzi un vero e proprio attore “prestato” al suo ruolo, un mestierante a tutti gli effetti, che non fa distinzione tra una pellicola low budget e un blockbuster, facendo della sua professionalità un vero e proprio asso nella manica che gli ha consentito nel corso dei decenni, e con non poche difficoltà, di sopravvivere nella Hollywood che conta. Ma sempre in maniera ribelle e atipica, distinguendosi per quella sua tempra che lo ha eletto, come da sottotitolo del volume, a vero e proprio anti-divo. In apertura del volume, la prefazione a firma di Pasquale Anselmo, il doppiatore ufficiale di Cage. A seguire, Tommasi prende in mano vita e carriera dell’attore sino a realizzare una sua selezione di titoli che vedono Cage protagonista (e non) in vari e diversi set. Se cercate un libro su Nicolas Cage dunque questo non è il titolo che fa per voi, ma se invece volete saperne di più sul suo metodo di lavoro, su quelli che secondo Tommasi sono i suoi film degni di nota e attraverso i quali costruisce una storyline originale e ricca di aneddoti, allora non dovete far altro che leggere questo volumetto contenente un interessante apparato iconografico. Cage non è il vostro attore preferito? Aspettate a dirlo.