L’organista di Mainz e altri racconti
Il racconto breve ha in letteratura una sua storia e un suo preciso valore che lo distinguono dalle narrazioni più lunghe. Per molto tempo i grandi autori si sono esercitati nell’arte della scrittura producendo racconti e storie brevi prima di dedicarsi alla stesura più lunga dei romanzi oppure tra un romanzo e l’altro. Ne sono un esempio, fra i tanti, Mark Twain, Ernest Hemingway, Stephen King e fra gli italiani Italo Calvino, Dino Buzzati o i classici Giovanni Verga e Luigi Pirandello. Nel suo ultimo libro L’organista di Mainz e altri racconti, anche Andrea Chimenti si è cimentato nella scrittura di storie brevi ambientate in diverse epoche storiche. Un organista di Magonza, un farmacista con un macabro rito quotidiano, un uomo che imita il canto degli uccelli, un anziano signore immerso nei ricordi, due ex internati di un campo di sterminio nazista, un’archeologa nella Vienna di inizio Novecento, un bambino che con l’aiuto di un santo protettore prepara la vendetta contro il drago di ferro sono i personaggi usciti dalla penna dell’autore, accomunati da una strenua lotta per difendere ciò che li rende profondamente umani.
“Con questi racconti (…) torniamo nel mondo ucronico e fantastico del primo romanzo di Andrea Chimenti, Yuri (Edizioni Zona, 2014), dove avevamo incontrato creature difficili e sorprendenti, a volte angeliche, a volte volgari e di inaspettata bassezza” si legge nella postfazione al libro firmata dalla scrittrice e regista Monica Mazzitelli. “La scrittura e la musica per me appartengono ad un unico sentire. Dopo tanti anni di parole racchiuse in una strofa e in un ritornello è nata la necessità di liberarmi di metriche e strutture e così ho iniziato a scrivere liberamente. Avevo in mente delle storie che non potevano trovare il loro sviluppo in una canzone e così ho tentato di metterle su carta. Mi rendo conto di aver osato molto, ma del resto anche mettere in musica le parole di Ungaretti è stato un azzardo. Credo che se non si osa in campo artistico non si possa progredire” ha detto l’autore in un’intervista. Dal 1983 al 1989 Andrea Chimenti è stato il cantante dei Moda, uno dei gruppi capostipiti del rock italiano con i quali ha realizzato tre album. Nel 1990 ha iniziato la sua carriera solista. Nel teatro e nel cinema ha lavorato come attore, ha realizzato colonne sonore, installazioni e sonorizzazioni di mostre d’arte e ha collaborato con diversi registi. Ha messo in musica testi di Ungaretti, Pessoa, brani tratti dal Qohelet e dal Cantico dei Cantici e negli ultimi anni si è dedicato anche alla scrittura in prosa.