Le donne-vampire di V.I.S.
Tutte le interpreti del nuovo film di Roger Fratter
Roger A. Fratter è noto per il suo stile particolare, che trae ispirazione dal cinema italiano anni Settanta, e per una spiccata predilezione per le figure femminili. Motore di (quasi) tutte le sue storie sono, infatti, le donne, spesso sfaccettate, psicologicamente complesse, a volte negative ma mai banali o stereotipate. Le tipologie sono varie: si va da Anna Palco, moglie avvenente e innamorata di Femminilità (in)corporea, del 2013, a Mery Rubes, vampira lesbica in Fame Da Vampira (Female Vampire Ridens) del 2017: da Beata Walewska spietata killer in Rage Killers, del 2017, a Liana Volpi, donna totalmente libera e allegra in Sono tutte stupende le mie amiche, del 2012, a Saba Wesser maniaca assassina in Mimesis. Anche in Vis – Vampire Ipnotiche Seduttrici, da poco uscito in dvd per Caffè Da Brivido/Homemovies, i personaggi femminili di indubbio fascino sono numerosi.
Daniela Picciolo, che aveva già lavorato in precedenti film di Fratter, a volte come protagonista assoluta (Italian Concupido del 2020), a volte come comprimaria (Mery Coltrane – La seduttrice mortale, del 2019, e Ruderi D’amore, del 2020), nel nuovo film interpreta Shelley, il personaggio principale, una moglie insoddisfatta sessualmente dal marito e soggiogata, mentalmente prima e fisicamente poi, da una vampira che si materializza nei dintorni della sua abitazione. Un personaggio complesso e ben interpretato, grazie al quale l’attrice può recitare con il corpo e con il volto, quasi a trasfigurarlo, come in un film del muto anni Venti. Fratter la valorizza facendole non solo interpretare un ruolo molto differente da quello di Italian concupido, in cui prevaleva il lato comico e buffo del personaggio, ma mettendone in rilievo il fisico minuto, ben delineato e sexy, evidenziato dalla lingerie e coinvolto in situazioni erotico-oniriche. Dice di lei Fratter: «Daniela è un’attrice determinata, con un volto unico, una manna per un regista. Ha un viso simpatico che in pochi secondi può diventare inquietante. Mi piace molto, perché è femminile, sensuale, e, soprattutto, molto determinata».
Francesca Cavallo è la coprotagonista, nel ruolo della vampira, ed è al suo debutto in un lungometraggio. Fratter ha il merito di scoprire nuovi talenti e anche stavolta non sbaglia il colpo, scegliendo un’attrice in grado non solo di raccogliere l’eredità dell’avvenenza fisica e della sensualità di Elisabetta Principe e di Mery Rubes, le vampire scelte in passato dal regista, ma anche di possedere buone doti recitative. Mora, molto espressiva e dotata di un appeal misterioso, la Cavallo riesce a trasmettere non solo la sensualità e la crudeltà del personaggio, ma anche l’inquietudine, la sofferenza e l’ambiguità della vampira. Così Fratter: «Francesca non l’ho incontrata tramite un’agenzia: si è fatta avanti lei e dopo pochi minuti che parlavamo, avevo già capito che era una persona seria. È una donna che studia molto, determinata. Abbiamo legato subito e le ho insegnato molte cose, almeno così mi dice sempre lei e per questo mi chiama simpaticamente “Maestro”. Questo ambiente è difficile ma credo che abbia ottime chances per arrivare».
Fabiola La Gala intepreta Grace, il terzo personaggio femminile di V.I.S., una lesbica tout-court innamorata di Shelley, sua amica intima dai tempi dell’università. È coinvolta in molte sequenze saffiche con la protagonista, sia in sogno sia nella realtà, e anche lei, come tutte le altre donne presenti nel film, subisce il fascino telepatico della vampira. Roger ne parla in questi termini: «Fabiola è un vero personaggio, anche nella vita reale, veramente simpatica. Mi è piaciuta subito perché possiede una combinazione di caratteristiche piuttosto rare da trovare contemporaneamente in una donna: è comica e terribilmente sexy al contempo. Fisicamente sembra uscita da un manga, con due occhi grandi e luminosi e una bocca carnosa, veramente sensuale. Ha anche una bellissima voce, molto calda».
Yasmin Hilmi è Joan, la moglie di un fotografo che, in V.I.S., sparisce misteriosamente. Un’attrice intensa e dalla forte impronta drammatica. Una bellezza scultorea ed elegante, anche grazie ai moltissimi anni dedicati alla danza. Amica di Fratter, è stata da lui scelta come protagonista per il sequel di Anabolyzer, in lavorazione.
Yvonne Tironi interpreta Barbara, una giovane studentessa che aiuta Radlof, il personaggio interpretato dallo stesso Fratter, a indagare nel mondo del dark web.
Abbiamo poi Cindy Litz nella parte di una donna misteriosa, senza nome, una “osservatrice” che controlla i movimenti di Barbara e che, a sua volta, è stata condizionata dai pensieri telepatici della vampira.
Sharon Cimino è, invece, una delle vittime della vampira, che soccomberà alla sua seduzione.
A Reiko Nagoshi tocca il ruolo di una delle vampire più spietate: molte le scene in cui, letteralmente, divora i poveri maschi.
Elisabetta Viotti interpreta la giovane che viene ipnotizzata da uno dei tre simboli usati dalla vampira per soggiogare le vittime.
Infine, Stefania Manzo è Stephanie, una delle protagoniste dei video misteriosi trovati nel dark web.