Il notturno di Chopin
Il notturno di Chopin, uscito in dvd per Cinekult nel 2014, parla di un sequestro: una bambina di nove anni si sveglia in un carcere, un sotterraneo color scarlatto: un folle l’ha rapita mentre giocava in un parco e la tiene lì, segregata. Presto si capisce che le vuole fare cose orribili, è inevitabile, è il destino. La situazione pesa come un macigno ed è concettualmente diversa dal solito racconto di qualcuno che è stato preso e tenuto in cattività, che sappiamo finirà per scappare, per risolvere bene l’empasse. Qui, si capisce subito che l’empasse non si potrà risolvere.
Non è un film per tutti. Bisogna capirlo. E per capirlo occorre accettare la crudeltà come dote precipua di un cinema del genere. Bisogna accettare di poter non essere comodi e pasciuti come gatti grassi davanti allo schermo. Negli extra il ricco backstage girato tra Roma e Trezzo D’Adda, dove sono ambientati gli esterni. Con la partecipazione di illustri cammei.