Salvare la faccia – dvd uscito per Cinekult nel 2014 – è un bel film e forse addirittura un ottimo film. Alla faccia – è il caso di dirlo – di una trama che a leggerla sembra stupida o quantomeno improbabile. La figlia (Adrienne La Russa) di un pezzo grosso della città (Rossano Brazzi) viene fotografata mentre esce da un bordello dove si era appartata con il fidanzato (Nino Castelnuovo). Il padre, con la connivenza degli altri familiari, per tacitare lo scandalo, fa richiudere la ragazza in manicomio: si è comportata così perché era pazza. Lei, che pazza non è, aspetta di uscire e tornare in seno al covo di vipere familiari. E poi fa scattare la sua vendetta tremenda vendetta.

Non è solo questione che Adrienne La Russa (Beatrice Cenci per Fulci) sia una delle ragazze più belle viste in quell’epoca nel cinema italiano, e che il film, pur mostrando poco, sia carico di una sensualità debordante. È proprio tutto quanto il film – all’epoca tagliatissimo in censura – che scorre via benissimo, un po’ giallo (scrive Biagio Proietti), un po’ contestatario, un po’ dramma torbido alla Renato Polselli che era di quel giro. Da vedere, come extra, i montaggi audaci alternativi per il mercato Usa.