Ugly
2013
Ugly è un film del 2013. diretto da Anurag Kashyap.
Dimenticate Bollywood e i suoi onnipresenti siparietti musical: Ugly, thriller nerissimo di Anurag Kashyap, mette in chiaro le regole del gioco fin dal principio, aprendo le danze con la scena di un tentato suicidio sovrapposta a un’assordante tappeto sonoro noise.
Shalina (Tejaswini Kolhapure), donna borghese un po’ depressa e autodistruttiva, è la ex moglie di un aspirante attore cinematografico (Rahul Bhatt), al quale è ancora legata dalla loro figlia di 10 anni Kali, ma la ragazzina, che ora vive con la madre e il suo nuovo compagno Shoumik (Ronit Roy), autoritario capo di un’unità di polizia a Mumbai, mentre sta trascorrendo del tempo con Rahul sparisce all’improvviso. Inizia così un viaggio attraverso il lato oscuro della megalopoli indiana e i mille volti della decadenza e corruzione di questa capitale, cresciuta caoticamente nel mito della ricchezza e del potere.
Se la polizia e la legge sono al centro del mirino, nemmeno il glamour dell’industria cinematografica viene risparmiato, in un gioco di specchi dove alla fine il sordido mondo della prostituzione e del traffico di bambini finiscono quasi in secondo piano. In anteprima mondiale alla Quinzaine, dove Anurag Kashyap si era già imposto all’attenzione l’anno scorso con il fluviale affresco criminale Gangs of Wasseypur (ma già alla Festa di Roma, qualche anno fa, aveva presentato il neo-noir No Smoking, da un racconto di Stephen King), Ugly è un film che letteralmente trasuda laidume e cattiveria, fra cupe introspezioni da dramma psicologico e potenti sequenze d’azione degne del miglior cinema hongkonghese.