Il secondo trailer di Star Wars VII ci porta a casa

«Chewe, we are home» e le lacrime sgorgano spontanee. Pensate quello che volete, fate i cinici, additate pure la saga Star Wars e il suo creatore George Lucas a lord sith del lato oscuro del marketing cinematografico per aver avviato con Guerre Stellari il cinema da multiplex e la gadgettistica, ma tanto non potrete che sobbalzare sulla sedia del rivedere Han Solo e la sua faccia da canaglia.

Suicide Squad: dal fumetto allo schermo

Le voci ufficiali all’inizio parlavano di sette protagonisti principali, il regista però si sta ispirando (a quanto pare) a Quella sporca dozzina di Robert Aldrich nel lavorare sui protagonisti della serie comics New 52, ma sulla carta intestata della Warner Bros il titolo di produzione è Bravo 14. No, non stiamo dando i numeri! Però c’è un bel puzzle di news, leaks, social di cui tener conto se si vuol capire come stanno procedendo le riprese di Suicide Squad che uscirà nelle sale americane il 5 agosto 2016 e le cui riprese si svolgeranno negli studi Pinewood di Toronto.

Never Ever After di Mariano Baino

Secondo l’inglese “Daily Star” Mariano Baino ha «un’immaginazione pura e selvaggia che farebbe invidia a Bram Stoker». Regista nato a Napoli, ma ormai stabilmente residente negli Stati Uniti, a New York, dove ha ricevuto la Green Card per “eccezionali meriti artistici”, Mariano Baino è il pluripremiato autore dell’horror Dark Waters, vincitore di numerosi premi internazionali e pubblicato in dvd in tutto il mondo.

L’eredità di Mad Max

Sarà forse l’età non più verdissima, oppure saranno i bei ricordi di una saga senza tempo, ma il nuovo trailer di Mad Max: Fury Road ha provocato in chi scrive forti brividi d’emozione. E qui ve lo presentiamo in tutta la sua bellezza.

Mad Max Fury Road – Furia a 360°

Da quando il film è stato annunciato, Mad Max: Fury Road ha scatenato in rete entusiasmi qualche preoccupazione e tanti interrogativi, specialmente tra i fan storici della saga del Guerriero della Strada. Oltre a chiedersi se si tratti di un remake o di un reboot, le domande si sono concentrate soprattutto su due elementi vitali: che certificazione avrebbe
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Crimson Peak, il gotico secondo Guillermo del Toro

Strana storia, quella di Guillermo del Toro. Anzi, strane storie. Così strane, lunari e visionarie da scontrarsi spesse volte con le macchinazioni di un sistema produttivo che non ne comprende la genialità. La carriera dell’eccentrico regista messicano è infatti costellata da progetti incompiuti o miseramente falliti (vedasi la saga de Lo Hobbit). Con Crimson Peak invece no: l’obiettivo è stato raggiunto, il film s’è fatto, anche a fronte di un parziale coinvolgimento economico del regista che, pur di non sottomettersi ai famigerati tagli degli studios, ha finanziato di tasca propria alcuni pezzi d’arredamento.