Fumetti, quando i manga raccontano il gioco

Può essere sorprendente scoprire quante serie manga si siano basate sul gioco
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Nonostante il codice penale giapponese vieti diverse attività ludiche, il gioco, che ha origini antichissime, forse addirittura risalenti all’epoca medievale, affonda le sue radici proprio in Giappone. A testimoniarlo sono le tantissime opere cinematografiche, letterarie, i fumetti e i videogiochi. Se molti giochi sono vietati, altri sono pienamente legali. Analizzato questo, capiamo che è normalissimo pensare che opere come i manga, ovviamente legati alla finzione, abbiano preso ispirazione per creare personaggi sotto tutti i punti di vista memorabili. Può essere sorprendente scoprire quante serie manga si siano basate sul gioco, tanto da superare di gran lunga i confini giapponesi, fino a diffondersi in Europa, nel mondo e fino ad arrivare nei nostri casinò o sulle nostre piattaforme online. Alcune slot giocabili tramite spin gratis come Moon Princess, infatti, sono dei veri e propri manga giocabili e ad accomunare diversi manga sul gioco, da quelli più classici a quelli più recenti, sono le caratteristiche dei personaggi, spesso presentati come abili giocatori e con una trama piuttosto avvincente.

Kaiji

Tra le serie manga giapponese sul gioco più popolari rientra senza ombra di dubbio Kaiji, che è riuscita a tenere sulle spine i suoi lettori per diversi anni. La serie, scritta da Nobuyuki Fukumoto, come già detto, si concentra in particolar modo sul tema legato al gioco e viene pubblicata per la primissima volta nel 1996. L’ultima delle sei parti è iniziata nel 2017, mentre nel 2007 è uscito un primo adattamento anime televisivo della prima parte del manga. Quest’ultimo è stato seguito da un reality show, un’altra serie televisiva e due film live-action. Questi ultimi hanno riscosso un successo incredibile, portando un incasso di ben 49 milioni di dollari. Il protagonista del manga, Kaiji, è un giovane che, considerato il fatto che non riesce a trovare un lavoro, trova sfogo nel gioco, nelle sigarette e nell’alcol. Dopo aver accumulato diversi debiti, Kaiji riesce ad uscire da una situazione piuttosto intricata nel momento in cui capisce di avere ottime abilità da giocatore.

Akagi: Yami ni Oritatta Tensai

Lo stesso autore è riuscito a far venire alla luce un’altra grande serie di successo, Akagi: Yami ni Oritatta Tensai. Pubblicata tra il 1991 e il 2018, anche questa serie ha avuto modo di essere adattata al mondo della televisione sotto le vesti di anime e serie live-action. Nella serie si narra la storia di Shigeru Akagi, un ragazzo che, contando sul suo intuito senza conoscere alcuna regola del gioco, riesce ad avere la meglio sui membri di un gruppo yakuza nel gioco a tessere del mahjong. Dopo esser sparito dalla scena per sei anni e dopo esser diventato una vera e propria leggenda, Akagi si rimette in gioco sorprendendo ancora una volta i suoi avversari. L’ultimo suo rivale prende il nome di Iwao Washizu, ovvero una delle persone più ricche ed importanti della realtà criminale giapponese.

Liar Game

Se torniamo ai primi anni 2000, tra i manga più noti e particolari di quel momento rientra sicuramente Liar Game, un manga scritto e disegnato da Shinobu Kaitani dal 2005 al 2015 per un totale di ben 19 volumi, che ricordano per certi versi la nota serie Netflix Squid Game. La serie narra le vicende di Nao Kanzaki, una giovane studentessa universitaria che viene costretta a partecipare ad un gioco piuttosto pericoloso: Liar Game. Il gioco consiste in diverse fasi da dover affrontare, inizia nel momento in cui una misteriosa organizzazione invia ai partecipanti una valigia contenente il capitale iniziale di 100 milioni di Yen. A questo punto, inizierà un vero e proprio 1 Vs 1, durante il quale i partecipanti possono utilizzare qualsiasi escamotage per raggirare l’avversario ed attribuirsi i suoi 100 milioni. Se raggiri ottieni il premio, se vieni raggirato entri in debito con l’organizzazione.