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Bloody Park

Autore:
Franco Trentalance, Andrea Cavaletto, Marco Limberti
Editore:
Edizioni Inkiostro

Il nostro giudizio

Ci sono storie spartane, improntate all’essenziale. Narrazioni istintuali, di pancia, la cui forza è girare la manovella della mediazione razionale al minimo e lavorare quasi completamente con un registro viscerale trasmettendo sensazioni con un grado di filtrazione prossimo allo zero, con la ferocia di un certo cinema che sa di videoteca, certe copertine con un coraggio oggi impensabile nel mostrare il gore e la violenza con tanta brutale leggerezza. Storie come Bloody Park, il primo fumetto di Franco Trentalance. Sì, proprio lui, l’icona del porno nostrano che, intrapresa una carriera da scrittore, si misura con la graphic novel coadiuvato da Marco Limberti e Andrea Cavaletto ai testi.

Il risultato è un horror minimalista dove le spiegazioni stanno praticamente a zero e la caratterizzazione dei personaggi, pur non assente, è soltanto abilmente suggerita. Il trio di sceneggiatori mostra quanto basta lavorando moltissimo sul non detto e sulle sensazioni a pelle, soprattutto con il protagonista, che prende il nome e le sembianze da Trentalance stesso; un predatore naturale che sembra aver trovato la sua nicchia ecologica dove può manifestare la sua esistenza in purezza e senza bisogno di giustificarla al mondo, per quanto non sia privo di motivazioni né, tantomeno, di un’etica tutta sua.

L’alternarsi di omicidi efferati con momenti di sollievo comico che sfiorano il surreale, Bloody Park richiama alla mente la sensazione straniante che dà una pellicola come Avere vent’anni, nella versione con il finale violento, in un’alternarsi di atmosfere che ha qualcosa di delirante. Il segno grafico di Gero Grassi è in linea con l’essenzialità dei testi, un tratto semplice e funzionale, da fumetto popolare, con un estetica che esagera le forme del corpo femminile che contribuisce al mood da cinema di genere che permea tutto il fumetto. Bloody Park è un’opera sui generis: sfrontata, diretta e di grande intrattenimento, un fumetto che sembra uscito dalle pagine di riviste storiche come Splatter e Mostri, con quel modo di fare horror così, in your face e senza troppi freni inibitori.