Bloom
George Bloom, scrittore in piena crisi creativa, abbandona la città per tornare nella lussuosa tenuta di famiglia immersa nel verde della campagna inglese. Un posto suggestivo quanto surreale, che sembra obbedire a regole tutte sue. I morti non sembrano in grado di restare a lungo nella tomba mentre il tempo si piega dando senso a misteriose sparizioni avvenute anni prima e una minaccia torna dal passato a chiudere i conti di un evento traumatico. In tutto questo, George Bloom vive la propria vita con un misto di sagacia e ingenuità che sembra tenerlo lontano dalla comprensione del senso degli eventi intorno a sé.
Bloom, di Marco Nucci e Letizia Cadonici, è la pubblicazione in volume a opera di Edizioni BD di un web comic disponibile on line sulla piattaforma TacoToon. Un fumetto nato per la rete, e si vede. Le tavole si sviluppano infatti in verticale con la finalità di essere lette facendo scorrere il pollice sullo schermo di uno smartphone. Questa struttura cambia l’esperienza di lettura rispetto al volume tradizionale imprimendo alla narrazione un ritmo in questo caso inusuale, piuttosto veloce per un horror surreale costruito sull’irrazionale e sulla suspence che in effetti si va un po’ a perdere in favore di una certa leggerezza che nel contesto risulta inedita e straniante. Forse lo sviluppo verticale nell’edizione cartacea del fumetto si perde un po’, ma la lettura resta fruibile e la scorrevolezza anomala fa bene il paio con la caratterizzazione del protagonista, allegro e leggero, che va in contrasto con delle vicende che perdono qualsiasi carica di inquietudine e gravità pur restando disturbanti. Certo, non sarebbe stato male se gli autori si fossero soffermati maggiormente sui momenti più mortiferi e violenti ma forse, non volendosi sbilanciare vista la natura sui generis di Bloom, ciò avrebbe potuto appesantire inutilmente il passo di un racconto che sembra aver trovato il suo equilibrio in tal senso.
Sicuramente le riflessioni che vengono fuori da questo strano fumetto horror sono interessanti e mostrano quanto il medium sia legato a un supporto fisico e a un’esperienza di lettura che, in misura massicciamente maggiore rispetto alla prosa, viene determinata dai suoi aspetti gestuali. Il digitale cambia il modo di leggere i fumetti molto più di quanto non faccia con i libri che, nella loro versione ebook, trovano detrattori per lo più nelle schiere dei lettori romantici che s’impuntano a favore del cartaceo più per partito preso che per altre ragioni. Bloom è un’opera consapevole della propria natura, i cui autori lavorano per trovare una voce adatta alle mutazioni imposte dal cambio di supporto fisico. Il risultato è interessante, magari non entusiasmante ma senza dubbio godibile. L’esplorazione è funzionale e non finalizzata allo sperimentalismo fine a sé stesso. Certo, si sarebbe potuto osare di più ma in definitiva il web comic di TacoToon / Edizioni BD diverte e lascia intendere che, ormai libero dai rischi dell’eccessivo anticipo sui tempi che già troppi cadaveri hanno lasciato lungo la via, come la defunta MarForComix, il fumetto digitale ha tanto da dare.