Dizionario dei film brutti
Non tutti gli albi a fumetti sono fatti per una lettura lineare, dall’inizio alla fine come parrebbe ovvio. Il genere comico, per esempio, spesso si presenta al lettore come una raccolta di singole vignette o fumetti brevi non per forza collegati in senso narrativo, che si prestano a venir letti pescando in maniera casuale e riletti più volte quando particolarmente riusciti. Autori come Disegni & Caviglia, Staino, e Forattini hanno fatto grande il fumetto comico in Italia pubblicando volumi leggibili in tal senso.
Nel solco della tradizione si inseriscono Davide La Rosa e Fabrizio Pluc Di Nicola con il loro Dizionario dei film brutti, un vero e proprio tributo a una poetica ben precisa, a un modo di fare cinema che non si esaurisce nel mainstream riuscito male ma, come spiega Andrea Marfori, famigerato regista di Il Bosco 1, risponde a determinati canoni e intenti. Il risultato è lungo viaggio attraverso una serie di pellicole una più imbarazzante dell’altra, strada fatta di recensioni ironiche e smaliziate con un traghettatore d’eccezione, una versione malvagia di Vincenzo Mollica.
Alex l’ariete, Alien 2 sulla terra, Surf Nazis must die, la lista è lunga e la presa in giro cela, ma neanche troppo, notti intere passate tra l’imbarazzo e il ridere alla grossa di un cinema che si sfotte e si ama allo stesso tempo, di un divertimento consapevolmente grossolano mosso da quella voglia insana di vedere fin dove un regista può arrivare. Dizionario dei film brutti è divertente, si fa leggere senza troppe pretese e regala sempre una risata facile in tempo zero, a patto che si sia appassionati di un certo genere di cinema, i cui riferimenti sono necessari da cogliere perché la comicità faccia effetto.