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Il suono del mondo a memoria

Autore:
Giacomo Bevilacqua
Editore:
Bao Publishing

Il nostro giudizio

Will Eisner, uno dei nomi più importanti di sempre nella storia del fumetto, insegna che ogni singolo elemento di una vignetta può costituirsi parte attiva della narrazione, inserendo sfondi, titoli e onomatopee in un processo dinamico che finisce per non interessare più i soli personaggi, ma il segno grafico nella sua totalità. Uno degli esempi più alti della poetica di Eisner è in tal senso New York, una delle opere più mature del maestro e vero e proprio atto d’amore verso la Grande Mela.

La lezione di Eisner, pur non restando un unicum, molto di rado è stata anche solo avvicinata, meno che mai eguagliata, in termini di risultati, ciò non di meno essa ha fatto scuola nel mondo della letteratura disegnata. Giacomo Bevilacqua, con il suo Il suono del mondo a memoria, raccoglie il testimone dell’inventore di The Spirit e lo fa proprio realizzando una graphic novel in cui gli spazi raccontano quanto la trama e i personaggi, integrandosi nel meccanismo narrativo in maniera imprescindibile.

La città è un personaggio al pari del protagonista e con esso interagisce portando all’opera un solido valore aggiunto grazie alla toccante umanità delle comparse che la popolano e ai movimenti dei suoi spazi, ora ariosi e aperti, ora massicci e torreggianti. Il suono del mondo a memoria è una storia profonda e commovente raccontata con delicatezza, l’opera arriva con calma e in sordina, non prende il lettore frontalmente ma consegna il suo messaggio poco alla volta, centellinandosi. Un volume davvero notevole, un uso pieno e consapevole del medium fumetto.