Il battesimo del porco
Gotico Rurale, di Eraldo Baldini, è una raccolta di racconti fra le più importanti della letteratura italiana contemporanea, non solo per la qualità intrinseca ma per il merito di aver codificato un genere che proprio dal titolo del libro prende il suo nome. Possiamo definirlo un sottogenere dell’horror di ambientazione rurale, affine al southern gothic americano ma contestualizzato nella campagna della Pianura Padana. Inquadrabile nel genere è Il battesimo del porco, breve ma intensa opera a fumetti di Marco Taddei e Samuele Canestrari, una storia di campagna densa e crepuscolare, dove le tradizioni rispecchiano un mondo duro e cinico.
La sopravvivenza è un problema primario che non lascia spazio ai tormenti interiori tipici della contemporaneità. Le relazioni, nella campagna della tradizione, sono anzitutto occasione di scambio, e sono futili se non producono un guadagno effettivo che non risolve, almeno temporaneamente, la necessità di mettere qualcosa sotto i denti. Per questo motivo la solitudine è pericolosa, ogni compromesso e stratagemma è buono per non farsi allontanare dal corpo sociale, rischiando di restare privi di mezzi di sostentamento. In questo contesto prosperano tradizioni antiche, sinistre, legate alla terra, figlie di un tempo remoto che lascia una traccia negli anni.
Così come sinistra è la narrazione di Taddei e Canestrari, fatta di neri pesanti, tavole cupe dal tratto realistico che, per certi aspetti, ricordano il Pupi Avati di La casa dalle finestre che ridono. Nella sua brevità, i testi di Taddei ti trascinano in un mondo immobile, fossilizzato nelle sue dinamiche spietate fatte di fame e di paura, rappresentate dalle matite sporche di un canestrai che sembra aver immerso nella nebbia la carta su cui ha disegnato. E proprio la carta, i materiali fanno parte di una concezione forte di libro come oggetto che sta alla base di Il battesimo del porco, un’esperienza che inizia prima della lettura, con le sensazioni tattili della materia ruvida che il lettore tiene fra le mani, con il lettering dei paratesti, febbrile e incerto, realizzato a matita.