John Polidori – Il vampiro
John Polidori – Il vampiro è la più recente delle uscite di Nicola Pesce Editore dedicate ai classici della letteratura dell’orrore adattati in una serie di volumi cartonati da libreria. Già a livello editoriale l’approccio è orientato verso una grande cura nella realizzazione di una serie di libri che vogliono tributare un omaggio sentito a un genere letterario che fa parte del nostro inconscio collettivo, traducendone le opere più significative nel linguaggio delle strisce e dei baloon.
Per quanto meno conosciuto a livello mainstream rispetto ad altri mostri sacri quali Mary Shelley, John Polidori è un tassello importante della scena, partecipante a quella celebre sfida a scrivere storie di fantasmi a cui, nella cornice di Villa Diodati, un gruppo di facoltosi partecipò per ingannare il tempo durante la tempesta, non ultima la stessa Mary Shelley che diede alla luce l’embrione di quello che sarebbe stato il classico immortale Frankenstein. Nell’approcciarsi all’opera di Polidori, Franceschini e Negri aderiscono pienamente alla filosofia dell’editore creando un tributo rispettoso al modo di narrare dell’epoca, un orrore fatto di tensione e di attese, giocato sul non detto, sul suggerito, sull’ombra che cela le cose che ci spaventano.
Interessante, in tal senso, il lavoro su Lord Ruthven, chiaramente il villain fin da prima di comparire in scena ma, ciò nonostante, in grado di rivelarsi poco a poco, lavorando su un senso di catastrofe annunciata che riesce tuttavia ad arrivare piano, passo passo. Il disegno predilige la funzionalità ai virtuosismi espressivi riuscendo comunque a trasmettere quel sapore retrò che ricorda riviste come Horror, di Alfredo Castelli e Pier Carpi, in cui John Polidori – Il vampiro avrebbe trovato, se fosse stato scritto decenni fa, una destinazione perfetta.