In uscita in occasione di Lucca Comics & Games 2016, Nigredo è il primo volume di Kimeramendax, primo progetto targato Kuro Jam, collettivo italiano attivo dal 2015 sui social network che, dopo aver pubblicato un art book dal titolo Ab Imis, di fatto il numero zero di Kimeramendax. Il progetto è una coraggiosa produzione a fumetti che si presenta sul mercato confrontandosi, senza grandi timori reverenziali, con le produzioni professionali di case editrici con una posizione già pienamente consolidata sul mercato. Kimeramendax, infatti, offre un prodotto ambizioso nelle intenzioni e professionale nella realizzazione, non privo di imperfezioni ma senza dubbio notevole contando che i ragazzi di Kuro Jam non hanno una vera e propria struttura editoriale alle spalle.

Kimeramendax n.1 – Nigredo è una rilettura contemporanea del cyberpunk, non brillante per originalità ma certo non banale, sicuramente in grado di creare interesse intorno a un genere per molti versi bollito, rileggendolo con le lenti di uno spirito dei tempi, il nostro, integrato efficacemente in un’ambientazione sci-fi che indaga lungo la linea di giunzione fra tecnologia e istanze sociali attraverso lo strumento del thriller politico. La sceneggiatura di Gianluca Pernafelli gira piuttosto bene, il ritmo è sostenuto e la suspense è dosata quanto basta per incuriosire il lettore e portarlo a voler leggere l’evolversi della trama, tuttavia dialoghi e didascalie peccano, in più di un passaggio, di una certa mancanza di naturalità che inceppa il meccanismo rendendo non sempre scorrevole la lettura.

Per quanto riguarda la realizzazione grafica, buono il primo capitolo, disegnato da Mattia De Iulis, illustratore con una mano niente male e una padronanza non indifferente degli aspetti registici del mezzo narrativo, decisamente inferiore il secondo capitolo, a opera di Stefano Garau, decisamente meno maturo, per quanto comunque apprezzabile, sotto tutti gli aspetti. Nell’insieme, Kimeramendax n.1 – Nigredo è un prodotto ben confezionato, comprensivo di extra e anteprime delle uscite future, un’autoproduzione interessante e convincente che, tuttavia, beneficerebbe di una maggior maturità stilistica e di una lavorazione editoriale a cura di una struttura professionale.