La palude
Una ragazza attraversa una palude infestata di creature mostruose portandosi dietro una lanterna in cui è rinchiuso un demone sanguinario. Lei è Leah, l’emarginata, e lui è Marbas, che la tormenta con la sua infinita parlantina. L’oscurità che i due attraversano sembra non finire mai, e sembra tanto quella nel cuore di Leah che è stata mandata a compiere una missione più grande di lei, al limite del suicida e forse oltre, da un villaggio che la schifa e se ne vuole liberare. E cresce, quel buio, cresce, al punto da spaventare persino un demonio senza scrupoli come Marbas.
La palude, Di Michele Monteleone e Freddie Tanto, è un web comic pubblicato da Tacotoon, la piattaforma dedicata di Edizioni BD. Il prodotto è nativo della rete, pensato per un medium diverso dal classico volume cartaceo e si vede. La scansione delle vignette non segue la gabbia classica delle tavole a fumetti ma è una sequenza di singole inquadrature chiaramente pensate per i lettori che le fanno scorrere sullo schermo di un cellulare. Un’esperienza di lettura pensata fin dal principio per un supporto diverso, relativamente giovane ma che sta prendendo piede con diverse realtà che producono lavori interessanti. Funziona? Sì, funziona. La palude è scorrevole e si presta a una lettura estremamente rapida, da pendolare, con la possibilità di arrivare in fondo a un singolo episodio dei sei che compongono la serie in pochi minuti. Certo, per il lettore abituato ai volumi cartacei il risultato rischia di essere doppiamente straniante, in primo luogo per lo schermo che come supporto resta profondamente divisivo, in secondo luogo per la successione di vignette singole a raffica che costringe lo sguardo a un movimento che l’occhio dell’amante dei fumetti non è abituato a compiere.
Il problema è tuttavia generazionale, i web comics funzionano e La palude nella fattispecie si rivela godibile con il suo ritmo tirato che, complice una scrittura consapevole del supporto su cui verrà letta, riduce drasticamente i tempi morti che qui rischierebbero forse di stancare l’occhio che si sofferma in una lettura dai tempi troppo dilatati. Ciò testimonia che il webcomic è un’evoluzione reale del mezzo, ne modifica il linguaggio più di quanto si possa pensare. E poi La palude è divertente. Un fantasy venato di sfumature horror bello duro e senza scampo, che nulla concede alla redenzione facile di una protagonista che si evolve in direzione della spietatezza e ne ha tutte le ragioni. Anche il tratto dei disegni è fresco, contemporaneo e conferisce alla storia il dinamismo che la scrittura le richiede, un segno cartoonesco e consapevole della direzione presa dal fumetto contemporaneo. Le ragioni per dare un’occhiata a La palude, godersi un bel fumetto e farsi un’idea delle evoluzioni più recenti del medium, ci sono tutte, e se questo è il presente il futuro è promettente.