Liberati dal male
L’integrazione di testo e immagini è finalizzata, nel fumetto, alla realizzazione di una forma narrativa in cui il tutto è maggiore della somma delle parti. Non si tratta per forza di un bilanciamento al cinquanta percento, in alcuni casi è la sceneggiatura a portare la maggior parte del peso della narrazione che, in altri casi, poggia maggiormente sulle soluzioni elaborate dal disegnatore. Ciò permette, in alcuni casi, di ottenere un’opera riuscita nonostante uno dei due elementi possa essere debole. Il problema, tuttavia, è quando tutti gli elementi sono deboli e nulla è in grado di portare a casa un risultato soddisfacente.
Il caso di Liberati dal male, antologia di short stories curata da Mc Guffin Comics, è in tal senso esemplare. Pur premettendo che si tratta di giovani che possono e devono ancora crescere molto, questa prima prova non è per nulla convincente. Il fil rouge che unisce i racconti, il tema del suicidio, espone senza dubbio gli sceneggiatori al rischio di una scrittura cerebrale, didascalica e poco o nulla dinamica, ma in questo volume si va decisamente oltre. Davvero troppa chiacchiera e poca narrazione, uno storytelling che sarebbe stato pesante anche per la prosa tradizionale e che va oltre i limiti della leggibilità in un medium che soffre tantissimo se il ritmo non ingrana. Manca, spesso, l’architettura più basilare della storia, e i racconti risultano poco più che la nuda esposizione delle elucubrazioni degli sceneggiatori.
Poco migliore, ma davvero poco, la parte che compete ai disegnatori. Qualcosa di interessante, seppur molto seminale, si intuisce, ma per lo più si tratta del lavoro di artisti estremamente acerbi che ancora molto devono fare, sia dal punto di vista del tratto sia dal punto di vista degli strumenti necessari a raccontare una storia. L’aspetto delle tavole è più da fanzine che da prodotto editoriale e, nella maggior parte dei racconti, l’impronta amatoriale è davvero troppo forte. Un tentativo coraggioso ma troppo carente per un mercato già difficile di suo.