Sull’argomento serial killer la letteratura è, anche solo fermandosi alla narrativa, come minimo sovrabbondante. L’assassino seriale è un soggetto molto frequentato da scrittori e sceneggiatori per tutti i media e per ogni genere, al punto da poterlo definirei inflazionato. Certo, quel che conta è come una storia viene raccontata più che il soggetto in sé, ma doversi distinguere su un sentiero giù battuto non è semplice. Ci riesce Joshua Williamson che, con il suo Nailbiter vol.1 – scorrerà il sangue, approccia il genere con freschezza e originalità. Il fumetto parte dallo scenario di Buckaroo, paese della sonnacchiosa provincia americana, con la peculiare caratteristica di aver dato i natali a un numero impressionante di serial killer, una densità di epigoni di Ted Bundy assolutamente anomala a livello statistico.

Da uno scenario del  genere Williamson  parte in quarta con una narrazione serrata e coinvolgente, scorrevole nella lettura e sempre ad alto livello per quanto riguarda il ritmo. Il taglio velatamente soprannaturale della vicenda aggiunge qualcosa di inedito, avvicinando Nailbiter vol.1 – scorrerà il sangue a predecessori illustri come il cult I segreti di Twin Peaks, di David Lynch. I personaggi, pur aderendo spesso a categorie piuttosto tradizionali, riescono a convincere pur senza cadere in facili clichè.

Nailbiter vol.1 – scorrerà il sangue apre con il botto una serie noir con un leggero ma presente elemento di mistero, non limitandosi a presentare i protagonisti ma, facendo tesoro della lezione che l’incipit è fondamentale per la buona riuscita di una storia, catturando l’attenzione del lettore lasciandolo, alla fine del volume, ansioso di leggerne altri. Un inizio da manuale per una lettura solida e divertente.