Gli inediti di Roger Fratter

Una serie di film in vendita solo su Nocturno Shop. Si comincia con la commedia dolceamara Italian Concupido

Dal regista di Sete da vampira e Anabolyzer, una serie di titoli assolutamente inediti che sarà possibile vedere solo tramite Nocturno. Si comincia con una commedia dolceamara e piena di nudi, Italian Concupido, che potete trovare sullo shop di Nocturno a questo link https://shop.nocturno.it/products/italian-concupido.

Roger A. Fratter,come abbiamo detto e scritto più volte, fa storia a sé. Fin dal lontano 1997, quando lo mettemmo in luce su Nocturno per il suo primo film Sete da vampira, tirandolo in seguito a bordo del nostro variopinto carrozzone in una serie di iniziative che sono andate dalla realizzazione del Joe D’Amato Totally Uncut alla curatela di diversi dossier sul western all’italiana – l’ultimo risale a pochissimi mesi fa – , abbiamo osservato che i prodotti di Fratter non sono facilmente classificabili. Certo, si può parlare, in generale, di cinema indipendente, realizzato con budget bassi o quasi nulli, con interpreti che non sono sempre tali di professione, girato con una filosofia “da  battaglia”; però l’impressione globale non è mai stata quella del classico cinema indie italiano che vorrebbe fare finta di essere quello che non può essere. Ecco, diciamo che Fratter non ha mai fatto finta di essere altro da ciò che è. Anche quando dalla prima fase decisamente exploitation (un titolo su tutti: Anabolyzer) ha sterzato, a un certo punto, su qualcosa di più intimistico ed esistenzialistico, abbordando i massimi sistemi dei rapporti tra uomo e donna. Il fatto che Fratter si metta al centro, come interprete, di tale nouvelle vague del suo cinema, dice abbastanza chiaramente che questi film parlano di cose che gli sono vicine e che lo riguardano, tanto per sgomberare il campo dal sospetto che si tratti di ambizione o di atteggiamento. Venendo a noi: Fratter ha lavorato negli scorsi mesi e sta ancora lavorando su diversi fronti. Da una parte, ha affrontato un cimento, diciamo così, di scala superiore: un lungometraggio realizzato con una produzione e una troupe professionale a tutti gli effetti, del quale è protagonista Antonella Ponziani. Dall’altra, grazie al forzato lockdown, ha portato a termine il montaggio di tre nuovi film autoprodotti che verranno distribuiti in esclusiva attraverso lo shop del sito di Nocturno, uno al mese, a cominciare da settembre, con ricche sorprese per i primi che se li aggiudicheranno.

Italian Concupido (2020)

Italian Concupido (2020)

Si comincia con Italian Concupido, centrato su una sorta di agenzia matrimoniale virtuale ideata e gestita da Riccardo (Fratter), che mentre cerca di sistemare le situazioni di cuore (ma anche di sesso) degli altri, è lui stesso sentimentalmente incasinato, tra una moglie, Pamela (Daniela Picciolo), con la quale le cose sembrerebbero finite, e una serie di figure femminili che gli attraversano la strada per via del lavoro che si è inventato come Cupido. La sintesi tra momenti “seri” (si parla anche di maltrattamenti alle donne) e attitudine più commerciale (nudi, al solito, come se piovesse), è una delle caratteristiche distintive di Fratter, che ha trovato in questo territorio “ibrido” un proprio equilibrio. E come al solito, anzi più del solito, moltiplica la posta muliebre in gioco, con una serie di nuove “scoperte”: Lara Blond, Laura Crotti, Cosetta Carsana, Federica Mangili, Danila Colombo, Roxana Roblea e Federica Bombardier. Mentre gli uomini, maneschi o disillusi, sono Stefano Spampatti e Steve Brooks, regular nei film del regista. Ma la grande messa in luce è per la menzionata Daniela Picciolo, alla quale abbiamo chiesto di farci da guida nel backstage del film: «Ho studiato Scienze dello Spettacolo all’Università di Bergamo e ho frequentato il CUT (Centro Universitario Teatrale) per tre anni. Poi ho recitato in teatro in diverse compagnie come “Cut off” e “Dietro le Tende Blu” e ho coadiuvato alcuni programmi sportivi televisivi per una piccola emittente locale. Sono giornalista pubblicista e mi occupo, nello specifico, di cronaca bianca, nera, sport, eventi e recensione di spettacoli teatrali. Sono stata scelta da Fratter per Italian Concupido, credo soprattutto per le mie caratteristiche fisiche e comportamentali, a volte buffe e un po’ naif, quindi adatte per interpretare Pamela, una donna decisamente sopra le righe, una sorta di macchietta che gesticola molto, in continua agitazione.

Italian Concupido (2020)

Italian Concupido (2020)

E dire che al nostro primo incontro, avvenuto molti anni prima, io chiesi a Roger semplicemente se potevo fare la comparsa in uno dei suoi film,  mentre lui mi propose addirittura il ruolo di sceneggiatrice. Prima di essere promossa ad assoluta protagonista, mi aveva fatto recitare piccole parti in altri suoi due film ancora inediti:  Mery Coltrane – La seduttrice mortale, dove sono la proprietaria di una agenzia di moda, follemente innamorata di un’altra donna e in Ruderi d’amore, dove interpreto una donna ambigua affiliata a una organizzazione criminale. Si tratta di ruoli completamente diversi perché a Roger piace molto mettere a dura prova i suoi attori. Io mi sento più portata per i personaggi comici, sia per il mio modo d’essere che per la mia fisicità, infatti in teatro ho interpretato, spesso con un certo successo di pubblico, parti comiche: ancora ricordo un dialogo tra due vecchiette – una ero io – sedute su una panchina che parlano con accento bergamasco. A ogni replica era uno scroscio di risate. Con Roger sul set mi sono trovata molto bene, fin da subito. Devo dire che mi trovavo molto più a mio agio quando ero sola in scena con lui. Se ci sono altri attori, la faccenda diventa leggermente più complessa, perché dovendo dirigere più persone si crea più caos, tutto è più dispersivo e capita spesso di dover ripetere più volte la stessa scena. Ma Roger ti segue bene in ogni dettaglio e questo è molto importante per un attore, infonde molta sicurezza e fiducia. Sullo schermo mi piaccio, ma non mi riconosco subito, ci metto un po’ anche perché quel tale personaggio che ho interpretato non l’ho mai visto dall’esterno e non ho una visione lineare e completa del film fino a quando non è finito e montato».