A bruciapelo (The Sadist)
Quarto appuntamento con Opium Visions e quarto titolo che si aggiunge al catalogo della label. Uscita dopo uscita, la collana curata da Simone Starace e Matteo Biacca continua a tirare fuori dal cilindro chicche assolute e degne della massima attenzione. A bruciapelo (aka The Sadist, 1963) è un film di James Landis che conferma ulteriormente la serietà dell’approccio Opium nei confronti del settore home video: malgrado possa vantare fan di tutto rispetto come Joe Dante, questo film in Italia non era mai stato pubblicato in vhs e in dvd, e poterlo vedere con lo storico doppiaggio italiano d’epoca era praticamente una chimera. Oggi ci viene proposto non soltanto con un master video di buonissima qualità – ricavato da uno scan 2K del positivo superstite, che malgrado qualche sporadico segno del tempo mantiene una resa calibrata e ottimale, garantendo una corretta fruizione della magnifica fotografia in bianco e nero del grandissimo Vilmos Zsigmond – ma perfino accompagnato dal doppiaggio sopracitato, egregiamente ricostruito a partire dai materiali 35mm d’epoca.
Un’ottima occasione, dunque, per riscoprire questo piccolo classico dell’exploitation americana, impreziosito dalla notevole performance di Arch Hall Jr., qui nei panni dell’irritante e molesto Charles Tibbs, assassino psicopatico che in compagnia della fidanzata sciroccata tiene in ostaggio tre insegnanti rimasti bloccati, a causa di un guasto alla macchina, nei dintorni di una rimessa abbandonata: umiliati e torturati, per loro, sarà un vero inferno. Qualcuno riuscirà a salvarsi? Cinque personaggi, unità di tempo e luogo, una storia semplice che, con ogni evidenza, tiene presente le sanguinarie gesta di Charles Starkweather (le stesse che hanno ispirato film come Badlands –T. Malick 1973 – e Natural Born Killer – O. Stone 1994) e che Landis articola sfruttando ammirevolmente l’agorafobia che gli spazi ampi e desolati del film possono determinare, attraverso inquadrature di notevole impatto visivo, e scandendo i ritmi della suspense mettendo a dura prova i nervi dello spettatore.
Il risultato non lascia davvero indifferenti e alla fine del film – malgrado il finale che non spoilero – resta uno sgradevole senso di frustrazione che ti si appiccica addosso come la polvere che hai respirato durante la visione. Oltre alla traccia mono DD 2.0 italiana, e quella inglese sottotitolata in italiano, correda l’edizione Opium Visions di A bruciapelo (The Sadist) il trailer cinematografico (anch’esso sottotitolato), e una presentazione a cura di Michele De Angelis che, con la sua consueta simpatia, ci fornisce una panoramica dettagliata del film e della sua vicenda produttiva. Vivamente consigliato.