Cannibal Ferox
Dopo le numerose edizioni dvd uscite nel mondo, tra cui ricordiamo con nostalgia e affetto almeno l’italiana NoShame ormai da tempo out of print, è la Grindhouse Releasing del compianto Sage Stallone a consegnarci in bluray l’edizione definitiva del famigerato hard-gore cannibalico firmato da Umberto Lenzi. Bandito in 31 paesi del mondo, Cannibal Ferox non è certo un capolavoro della settima arte e i grandi film del regista sono da cercare altrove, in altri generi (per esempio nel poliziesco, nel giallo, nel war movie), eppure, anche se spogliato della complessità linguistica e concettuale dell’ineguagliabile Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, o forse proprio per questo, anche il Ferox di Lenzi merita lo status di cult assoluto che i fan di tutto il mondo gli attribuiscono. Lo merita perché di rado è possibile imbattersi in un film così platealmente e sfacciatamente eccessivo, molesto, perfino genuino con il suo labile piglio avventuroso e quell’atmosfera da fumettaccio per adulti che fa del sesso e della violenza cinematografica gli unici cardini concreti su cui far ruotare l’intera vicenda raccontata, quella della laureanda Lorraine De Selle in “gita” antropologica nelle foreste dell’Amazzonia per dimostrare che il cannibalismo non esiste, che è solo un falso mito occidentale. Una parte del pubblico anni 80 è “affamata” di carne, di sangue, di budella: il gore più viscerale esplode nelle sale a ogni latitudine e in Italia i cannibali si rivelano un buon detonatore per innescarlo, perfino migliore dei nazisti di quell’altro sottogenere brutto sporco e cattivo, l’erosvastica, che ormai aveva esaurito le sue perverse risorse; Lenzi ne è perfettamente consapevole, sa bene di cosa c’è bisogno e prepara gli ingredienti della sua portata per poi servirli allo spettatore senza alcun freno, senza alcuna inibizione, in un climax morboso e “pornografico” che antologizzerà alcune delle sequenze più estreme ed efferate dell’exploitation mondiale.
L’americana Grindhouse realizza un superbo trasferimento 2K del negativo originale di Cannibal Ferox e ci garantisce la migliore fruizione possibile di questo cult movie ripristinando, tra l’altro, due sequenze shock inedite altamente sconsigliate agli sguardi più sensibili e impressionabili: la scena denominata Pig, di 1 minuto e 38 secondi, davvero strong e insostenibile; e la scena Piranha, di 1 minuto e 29 secondi, già più tollerabile. Entrambe le scene sono presentate in alta definizione ed è possibile vederle singolarmente tra gli extra o integrate nel film. Tenendo in considerazione le problematiche del girato originale, la resa generale del film si mantiene su alti livelli: nessun abuso di filtri, nessun disturbo di compressione, ottimo il dettaglio, perfetta la colorimetria e le tracce DTS HD MA italiana e inglese sono potenti e pulite. L’edizione, inoltre, è corredata da un comparto extra poderoso e ben distribuito nei due dischi (per un totale di 100gb): c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra documentari, interviste, materiali promozionali. Su tutto spicca certamente il lungo documentario Eaten Alive: The Rise and Fall of the Italian Cannibal Film, una disamina del sottogenere cannibalico con interventi dei maggiori rappresentanti del filone (Ruggero Deodato, Umberto Lenzi, Sergio Martino, Giovanni Lombardo Radice, Robert Kerman) e approfondimenti su Il Paese del Sesso Selvaggio, Cannibal Holocaust, Mangiati Vivi e, ovviamente, Cannibal Ferox. Altrettanto interessanti sono le lunghe interviste contenute nel secondo bluray, soprattutto quelle a Lenzi e Lombardo Radice, con la loro querelle “a distanza” sul film, ma è un piacere ascoltare anche la bellissima Zora Kerowa, Danilo Mattei e il grande Gino De Rossi.
L’elegante slipcase cartonata, oltre a contenere i due bd e un booklet con i testi in inglese di Bill Landis ed Eli Roth (nel documentario Eaten Alive c’è anche spazio per una piccola anteprima del suo The Green Inferno) è arricchita dal cd con la colonna sonora originale di, Roberto Donati & Fiamma Maglione, egregiamente rimasterizzata per l’occasione e con, in più, alcune tracce alternative inedite. Insomma, possiamo tranquillamente affermare che la Grindhouse è davvero l’edizione definitiva di Cannibal Ferox, una vera chicca realizzata con il massimo scrupolo professionale, ma attenzione però: solo il secondo disco è leggibile dai lettori europei mentre il primo, quello principale, è locked A e può essere letto solo da lettori americani o multiregion. Se siete fan di questo caposaldo del cinema estremo, il consiglio è quello di accaparrarvi subito l’edizione prima che vada out (la tiratura è limited) e di recuperare appena possibile un lettore region free per bypassare il problema dei codici regionali una volte per tutte ed essere liberi di vedere i dischi provenienti da tutto il mondo.