Il ragazzo di campagna
Non ha certo bisogno di presentazioni il cult di Franco Castellano e Giuseppe Moccia (Pipolo), con protagonista un Renato Pozzetto in stato di grazia, campagnolo ingenuo e verace trapiantato in città, a Milano, alla ricerca di un improbabile riscatto sociale e di affermazione tra mille rocambolesche disavventure. Realizzato nel 1984, Il Ragazzo di campagna ha attraversato decenni e generazioni mantenendo intatta tutta la sua fresca irriverenza nei confronti del mito della metropoli, conclamando la poetica e stralunata comicità dell’attore milanese, garantendo ad ogni visione risate genuine e grande divertimento, malgrado l’abusato tema della dicotomia campagna/città. Tutto funziona alla perfezione, compreso il brillante cast di comprimari (citerò almeno Massimo Boldi, Enzo Garinei, Franco Diogene, Enzo Cannavale, le belle Donna Osterbuhr e Sandra Ambrosini), e quando un film riesce ad imprimere indelebilmente nell’immaginario collettivo personaggi e gag intramontabili, significa che ha la stoffa del “classico”, e il classico, come direbbe Barney Ross, non si batte!
Proprio perché stiamo parlando di un must della comicità italiana anni 80, era abbastanza triste non poter disporre di un’edizione home video digitale e ufficiale di Il ragazzo di campagna, tanto più che negli ultimi anni il film di Castellano & Pipolo circolava inspiegabilmente tagliato in tv, e il vecchio dvd uscito nel 2007 per Fabbri nelle edicole è di difficile reperibilità ormai da tempo. Ben venga dunque la nuova release di Mustang Entertainment / CGHV, che non solo ci propone in dvd un master uncut di buona qualità nel corretto formato di 1.66:1 anamorfico, ma correda l’edizione con un comparto extra curato da Elisa Baldini che segna un gradevole upgrade rispetto alla scarna edizione precedente.
In dettaglio, troviamo tre featurette per una durata complessiva di 35 minuti circa: Un caffè al Bar Gattullo, un’intervista a Renato Pozzetto proprio in quel bar che fu la prima base, il covo, dei cominci milanesi più surreali e del loro nascente cabaret. Si prosegue con Ma che battuta è?, una divertente intervista a Massimo Boldi, e si conclude con La Maria Rosa va in città e noi andiamo in campagna, la più breve intervista del lotto, fatta a Sandra Ambrosini. Finalmente abbiamo un’edizione dvd dignitosa per reiterare le divertenti avventure di Artemio e del suo compare Severino Cicerchia: questo è proprio il tipico film che andrebbe visto almeno una volta all’anno per farsi del bene, approfittatene!